L’hanno chiamata “mascherata“, “carnevalata“. I più benevoli. Perché c’è anche chi, al passaggio della sfilata storica di Perugia1416, ha parlato apertamente di “buffonata“. Poi, con l’avvicinarsi delle elezioni, visto anche il consenso della manifestazione, tra i turisti e soprattutto tra i perugini, c’è chi addirittura ha parlato dei Rioni come delle nuove Circoscrizioni attraverso le quali l’amministrazione comunale, questa volta quella di centrodestra, teneva i contatti (e si assicurava i voti) nelle diverse zone del territorio comunale.
Tanti sostenitori a destra e tanti detrattori a sinistra per Perugia1416, si diceva. Quest’anno, a maggio, sulle schede elettorale Perugia1416 avrà anche un riconoscimento, pur se indiretto. Gli stemmi dei 5 rioni compaiono infatti nel simbolo della lista “Perugia Partecipata”, che sostiene il candidato Marco Mandarini. Lista civico-ecologista, che nei quattro punti del suo programma prospetta la partecipazione civica attiva (attraverso “Patti di collaborazione” e “Patti di partecipazione”), il rilancio della filiera economia-turismo-cultura, sistemi di sicurezza urbana partecipata attraverso la collaborazione dei cittadini e l’utilizzo delle tecnologie, un nuovo protagonismo dei giovani perugini.
Ed il richiamo simbolico alla partecipazione questa lista (guidata da Guido Giannotti, Alvaro Lanfaloni ed Eleonora Costarelli) lo ha trovato nei cinque Rioni della nobile Perugia che fu. Insomma, i Rioni hanno veramente sostituito le Circoscrizioni.