“Datemi ancora qualche giorno”. Non è ancora un definitivo sì, quello di Giuliano Giubilei, riguardo la sua discesa in campo alle amministrative 2019 di Perugia come candidato sindaco dello schieramento di centrosinistra “allargato”. Ad annunciarlo il giornalista stesso che lunedì sera, nell’oratorio di Santa Cecilia davanti ad una società civile che ha sfidato i primi freddi di novembre, è intervenuto nel dibattito sul futuro della città organizzato da Anima Civica. “Nei prossimi giorni farò altri incontri con i cittadini (il prossimo a San Sisto, ndr). Solo dopo arriverà il momento in cui, insieme alla parti che mi sosterranno, metterò nero su bianco un programma”.
Perugia Capitale
“Perugia capitale“: ovvero le linee guida per pensare al futuro delle città. Perché, campanilismi a parte, non c’è niente di male nel rivendicare questo ruolo a Perugia. L’incontro, moderato da Giovanni Tarpani e introdotto da Costanza Spera, ha visto gli interventi a sfondo economico di Carlo Cipiciani, dirigente regionale, l’antropologo Daniele Parbuono, il radicale Michele Guaitini, Riccardo Strappaghetti di Omphalos LGBT. Mobilità alternativa, cultura, lotta per i diritti sono alcuni dei temi toccati da chi ha preso la parola. Il programma del centro sinistra passa da qui.
Cinquanta sfumature di grigio
Ma l’intervento più atteso della serata era ovviamente quello del giornalista perugino. “Perugia è ingrigita sotto molti aspetti – ha ribadito Giubilei – ha perso le caratteristiche che ha rappresentato per anni un modello per tutte le città italiane. Di errori, e non solo negli ultimi anni, ne sono stati fatti tanti, ma la crisi a Perugia nell’ultimo periodo si è appesantita: il lavoro, la questione del traffico, la realizzazione di progetti che sono iniziati e che non saranno portati a termine nei termini annunciati. La cultura, poi, merita un capitolo a se che non si può ridurre a Perugia 1416. Mi chiedo, a quando risale l’ultima grande mostra che i musei civici hanno ospitato? Tutti spunti che dimostrano come sia necessaria una inversione di tendenza“.
Cultura, periferie, viabilità, opposizione alla Lega: il programma di Giubilei c’è già
Grande convenzione democratica
Giubilei ha poi ribadito il suo modus operandi: “Un metodo che in sostanza è ascoltare tutte le voci della società civile, dei movimenti, delle associazioni di base per capire davvero fino in fondo di che cosa ha bisogno questa città per riconquistare lo status di capitale che le appartiene, ma che negli ultimi anni si è offuscato”.
Ma l’annuncio più forte della serata è probabilmente quello che rimanda all’intervento di Strappagheti di Omphalos, che punta il dito sul sindaco Romizi che ha negato la trascrizione dell’atto di nascita nato da due mamme omosessuali. Un caso che aveva sollevato l’attenzione e l’indignazione di cittadini e media locali e nazionali, così come quella del Consiglio Comunale di Perugia, che aveva approvato a maggioranza una mozione per chiedere al sindaco di procedere alla trascrizione. Con la sentenza del Tribunale Civile di Perugia, comunicata ai difensori delle mamme, i giudici hanno ordinato l’immediata trascrizione del piccolo. “Se fossi stato sindaco – ha detto Giubilei – quel bambino sarebbe stato registrato“. E, infine, l’annuncio firmato Anima Civica: l’idea di una grande convenzione democratica per il programma di Perugia. Uno per tutti, tutti per uno?