E’ corsa a 4 per la poltrona di sindaco di Città di Castello. La campagna elettorale delle prossime elezioni amministrative è (finalmente!) “esplosa” in queste ore (va ricordato che le liste andranno depositate entro il 3 settembre).
Dopo le prime dichiarazioni da “candidati” di Secondi e Lignani Marchesani, infatti, sono arrivate oggi (23 agosto) le dimissioni da assessore di Luciana Bassini e la presentazione del “civico” della Lega Roberto Marinelli. Per il candidato del Caroccio si è “scomodato” perfino il segretario federale Matteo Salvini (seconda visita in meno di un mese in Altotevere), che nella sede leghista tifernate ha rilanciato pure un ultimo appello a tutte le forze del centrodestra “per una scelta unitaria e vincente”.
Al suo fianco Marinelli – avvocato privo della tessera di partito – ha dichiarato di essersi “messo in gioco con chi ama ‘visceralmente’ la città per un cambiamento vero e un concreto salto di qualità, con l’entusiasmo e il coinvolgimento dei cittadini, finora messi sempre da parte“.
In mattinata è di fatto arrivata anche l’ufficialità della candidatura a sindaco di Luciana Bassini, che tramite una lettera inviata all’attuale primo cittadino Bacchetta ha rimesso nelle mani di quest’ultimo le deleghe alle Politiche sociali, Pari Opportunità, Protezione Civile e Personale gestite in questi ultimi 5 anni.
Un gesto inequivocabile che oltre a sancire l’inizio della sua corsa al governo cittadino, conferma a tutti gli effetti la spaccatura interna al Centrosinistra, dopo i vari ma infruttuosi tentativi di dietro-front verso un candidato unico.
Se Bassini – che aveva accettato di “rappresentare valori democratici, ambientalisti e liberali” – avrà il sostegno di Castello Cambia, M5S, CiviciX, La Sinistra-Art. 1, Europa Verde e Unione Civica Tiferno, dall’altra parte Pd, Psi, Azione, Iv e Sinistra per Castello puntano su Luca Secondi, che ha dichiarato di voler “guidare una squadra costruita per il ricambio generazionale della classe dirigente politica, con idee e obiettivi che vengono dal basso e hanno un’anima popolare ancorata all’identità tifernate: i cittadini giudicheranno la capacità di interpretare le esigenze del cambiamento, non certo le etichette date da qualcuno”.
Poi sull'”ammutinamento” della Bassini: “Continuo a pensare che la stima reciproca con Luciana Bassini non precluda una collaborazione, ma devo prendere atto della sua scelta di rinunciare a unire l’intera area del Centrosinistra di Città di Castello e schierarsi con le forze politiche che negli ultimi cinque anni sono state all’opposizione”.
Continua deciso la sua “sfida alle stelle” – così definita da lui stesso – Andrea Lignani Marchesani, candidato sindaco di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Udc, Cambiamo con Toti e Civica Castello. L’ex consigliere regionale – già candidato a primo cittadino tifernate nel 2006 – ha lanciato in queste ore il suo primo messaggio di “sfida” elettorale, direttamente dal suo profilo Facebook, che non sembra proprio venire incontro agli appelli di unitari della Lega:
“L’Amore per la propria Comunità è mettersi in gioco, l’Amore per la propria Città è mettere da parte egoismi di parte, l’Amore per il Popolo che hai l’ambizione di rappresentare è capitalizzare la propria esperienza potenziandola con le cadute e i venti contrari – scrive Lignani, continuando con un appello parallelo e contrario a quello fatto dai leghisti – Non ho paura e per questo rendo pubblico quello che nei colloqui politici ripeto da settimane: tutti facciano un passo indietro per farne insieme due avanti e costruire in armonia il futuro. Ora sta ad altri scegliere il dialogo o l’arroganza. Sono fiducioso e sarà quello che la Provvidenza ha riservato a me e ai miei tanti Amici”.