Una donna e due uomini ai nastri di partenza per il prossimo mandato quinquennale
Anche a Castel Ritaldi si serrano i ranghi in vista del prossimo voto amministrativo che vedrà ai nastri di partenza ben 3 candidati per la sindacatura.
Il piccolo municipio conta 3.058 abitanti, neonati inclusi, di cui circa 2.400 aventi diritto al voto. In pratica la prossima tornata vedrà un candidato ogni 800 elettori, cosa che preannuncia una competizione elettorale alquanto infiammata.
5 anni fa, la battaglia fu tra 2 sole liste con 1.798 voti validi (un record, 134, quello di schede nulle o bianche) e vide la candidata civica di centrodestra Elisa Sabbatini (Viviamo Castel Ritaldi) avere la meglio sull’avversaria civica di centrosinistra, Candia Marcucci (Siamo Castel Ritaldi), per 74 voti (fini 936 a 862).
Un risultato che segnò una ulteriore bandierina del centrodestra sullo scacchiere di quella che era la Regione rossa per antonomasia.
Tute e tre le coalizioni sono alle prese, chi per un verso, chi per un altro, con problemi che andranno risolti entro le prossime otto settimane (ovvero l’8 maggio), quando le liste dovranno essere depositate alla segreteria comunale. Ma andiamo con ordine.
Elezioni, squadra che ha vinto…
Riconfermata per il secondo mandato l’uscente Elisa Sabbatini che può contare su buona parte della squadra con cui ha amministrato in questi cinque anni. Dal presidente del consiglio Pietro Manna agli assessori Figoli e Tinelli. Non saranno della partita, stando alle indiscrezioni che trapelano da palazzo, il vice sindaco Scarponi e l’assessora al turismo Benedetti per “impegni professionali” che non consentirebbero di conciliare i rispettivi lavori con l’attività politico-amministrativa. Anche se le forze di centrodestra stanno lavorando per un loro ripensamento.
Il centrosinistra di Castel Ritaldi
Rimane avvolto in una nuvola di mistero il “cammino” del centrosinistra che solo nelle ultime ore ha diramato una nota con parole al miele per la trovata combine con gli alleati, senza però fare un minimo accenno al programma e al candidato. Anche se su quest’ultimo aspetto è un po’ il segreto di pulcinella atteso che è certa al 99.9% la candidatura di Piero Ugolini, fino ad un paio di anni fa ragioniere capo e responsabile del personale del municipio. Un nome stimato tra gli addetti ai lavori e che ha saputo lasciare i conti in ordine. Intorno al suo nome si sono ritrovati Pd, M5S e anche Italia Viva che fino all’ultimo ha tentato di sponsorizzare il nome di Luca Terenzi, ritenuto però troppo debole per dare la scalata allo scranno più alto del municipio. Ugolini, dalla sua, è riuscito a recuperare anche l’appoggio dell’ex primo cittadino Andrea Reali che, fino a pochi mesi fa, sembrava voler uscire da quel bipolarismo mascherato da civismo.
L’outsider di AP
Il ruolo di outsider lo rivestirà l’ex comandante della stazione carabinieri di Castel Ritaldi, oggi in pensione, Francesco Caccetta che si presenterà con la lista di Alternativa Popolare di Stefano Bandecchi, sindaco di Terni ormai protagonista delle prime pagine delle cronache nazionali, oltre che locali. Caccetta ha annunciato a Tuttoggi l’arrivo imminente nella cittadina di Bandecchi e la prossima apertura di un ufficio di AP a La Bruna. Due impegni che lo portano già avanti nella campagna elettorale anche se resterebbe qualche criticità nella definizione dei componenti la lista da presentare.
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