Fiducia, coerenza e innovazione. Noi. La squadra. Recuperare la fiducia, visto che l’Istat segnala un paese incattivito. Sostenere le aziende e le attività, “il polmone cittadino”. Ma anche sostenere la cultura e le scuole (“i piccoli cittadini saranno gli amministratori del domani”). Questi i punti del programma di Paola Lungarotti, assessore alla cultura e candidata di Lungarotti sindaco, Bastia Popolare, Forza Italia e Fratelli d’Italia.
“Avremmo potuto presentarci due mesi fa ma le indecisioni altrui ci hanno fermato. Ora si parte, o meglio si continua, con l’amica Paola”, ha detto il sindaco di Bastia, Stefano Ansideri, di fronte a un parterre de roi. Presenti l’onorevole Fiammetta Modena, gli ex onorevoli Andrea Lignani Marchesani (oggi consigliere provinciale) e Adriana Galgano, il sindaco di Bettona Marcantonini con l’assessore Tomassetti, il vicesindaco bastiolo Fratellini con l’assessore Franchi, svariati consiglieri comunali e rappresentanti delle forze politiche cittadini che sostengono la candidata.
“Quando mi è stata proposta la candidatura a sindaco – ha detto Lungarotti, ringraziando i tanti cittadini intervenuti – ho pensato in che modo avrei potuto essere utile, ho pensato al legame forte, indissolubile con questa terra, ho pensato alla mia famiglia che appartiene a questa città. Sono bastiola, mio padre è un commerciante, mia madre una grande lavoratrice. Ripartiamo insieme anche dal coraggio di chi ha vissuto e ha fatto, da chi è arrivato nella nostra realtà arricchendola con la propria cultura, insegnandoci che essere comunità vuol dire fare e realizzare le necessità di ogni singolo. Ripartiamo insieme – ha concluso l’aspirante prima cittadina – dalla collaborazione e dalla condivisione dal centro storico alle frazioni a ai quartieri, dalle famiglie, dagli anziani, dai giovani che sono il nostro futuro”. Lungarotti ha ricordato che “Siamo una squadra, lavoreremo in continuità ma senza dimenticare l’innovazione. Sento forte l’affetto e la solidarietà, da parte mia non mancheremo ascolto, impegno e coerenza. Solo così potremo completare quello che è stato iniziato rafforzando le sinergie economiche, culturali e sociali di Bastia”, definita “La nostra grande casa, il fiore all’occhiello del territorio”.