Gubbio e Gualdo

Edificio Scolastico, sopralluogo nel cantiere di via Perugina “Grande operazione di prevenzione sismica”

Un intervento iniziato a maggio 2022, un’operazione importante, un unicum in città e tra i pochissimi in Italia, che porterà l’Edificio Scolastico di Gubbio a diventare un’eccellenza in tema di isolamento sismico”.

Così ieri pomeriggio (18 gennaio) l’assessore ai Lavori Pubblici Valerio Piergentili ha introdotto la stampa al sopralluogo nel cantiere dell’Edificio Scolastico in via Perugina, oggetto di una operazione che porterà la scuola a diventare una struttura di valenza strategica in caso di sisma, con un livello di sicurezza pari a quello di ospedali e palazzi governativi.

Un cantiere – ha spiegato Piergentili – che abbiamo faticato a far partire, a causa prima della pandemia poi dell’aumento dei costi delle materie prime. Ma una grande collaborazione tra assessorati, la pazienza e la disponibilità della dirigenza della scuola, di docenti, famiglie e bambini hanno permesso alla ditta aggiudicataria, Cooprogetti, e ai nostri tecnici, di iniziare i lavori, che stanno procedendo speditamente e in modo organico, consentendo, anche se parzialmente, l’uso scolastico”. L’intervento costerà 15 milioni di euro, con risorse conseguite dall’amministrazione prima del Pnrr.

“L’edificio verrà ‘separato’ dal terreno”

A seguire i lavori, presente anche ieri al sopralluogo, l’ingegner Riccardo Vetturini, strutturista, che ha illustrato dal punto di vista tecnico quello che si sta facendo: “Si tratta – ha spiegato – di un grande lavoro di prevenzione sismica. Finalmente si pensa a prevenire e non a intervenire quando di fatto è tardi. Questo lavoro è davvero un unicum, anzitutto perché l’edificio è in uso, contemporaneamente ai lavori, e poi perché porterà la scuola a un livello di sicurezza addirittura superiore a quello previsto dalla legge. Il concetto di fondo è quello di realizzare un isolamento alla base, al di sotto del pavimento: l’edificio verrà, cantiere per cantiere, letteralmente separato dal terreno (vedi foto sotto), per diminuire l’effetto sismico: la struttura, in caso di terremoto, in sostanza si disaccoppia. Un lavoro che garantisce il massimo della tenuta strutturale”.

La scoperta archeologica

Nel corso degli scavi per il cantiere è stata fatta anche una scoperta archeologica di grandissima importanza: una zona della città romana, con una strada basolata e una serie di strutture che vi si affacciano. “Un ritrovamento importantissimo – ha spiegato l’archeologo della Sovrintendenza Giorgio Postrioti con preziosi reperti di epoca romana che ora, di concerto con chi sta eseguendo i lavori, vogliamo tutelare, coniugando le ragioni di sicurezza e conservazione. Questo edificio è di fatto un bene culturale nel suo complesso: ora tutti i reperti verranno documentati, e, ove possibile, cercheremo di valorizzarli e renderli fruibili”.

Anche il sindaco Filippo Stirati ha ringraziato Sovrintendenza, ditta esecutrice, progettisti e tecnici, “che hanno dato vita ad una operazione enorme. Rispetto alle scuole stiamo facendo una operazione di civiltà e grande pregio: sono particolarmente orgoglioso e soddisfatto per come stanno procedendo le cose”. Anche il direttore dei lavori, l’ingegner Lorena Ragnacci, ha parlato di un “progetto ambizioso che ci emoziona, relativo a un edificio che è un riferimento per la città”. In chiusura, a esprimere la sua soddisfazione, anche l’assessora ai Servizi Scolastici Simona Minelli, che ha parlato di “un’operazione che guarda avanti, non all’emergenza, ma vede oltre, sviluppa una progettualità nell’intento di restituire a docenti, famiglie, bambini e a tutta la città una scuola più ricca, completa, efficiente e finalmente sicura”.