“Siamo contenti, abbiamo raggiunto il nostro risultato di arrivare al ballottaggio, sono stati recuperati duemila voti rispetto alle elezioni europee, mentre il centrodestra è nettamente calato alla consultazione per le comunali. Questa è la chiara dimostrazione che la nostra proposta politica e amministrativa ha convinto. I folignati hanno apprezzato la nostra proposta politica, la coalizione messa in campo, la squadra ed il candidato sindaco”.
E’ soddisfatto Luciano Pizzoni, candidato sindaco del centrosinistra che ha il 38,2% al primo turno di domenica scorsa.
“Per quanto riguarda le azioni in vista del ballottaggio possiamo dire che in prospettiva ci apprestiamo a presentare ancora più dettagliatamente le nostre proposte per la città – fa sapere Pizzoni – con un candidato che ha una esperienza importante nel mondo aziende e può gestire al meglio lo sviluppo della città e dell’intero territorio. Inoltre ho acquisito una maggiore consapevolezza e preparazione proprio in occasione della campagna elettorale”.
Luciano Pizzoni è quindi pronto a raccogliere la sfida, e a recuperare il gap che lo separa dall’avversario del centrodestra.
“Su dei punti programmatici di rilievo abbiamo già trovato, durante questi giorni, una importante e significativa convergenza con dei candidati sindaco che non sono arrivati al ballottaggio. Ci sono affinità da approfindire – rileva – ad eccezzione ovviamente di CasaPound. Siamo disponibili ad avviare il confronto con tutti.
Al momento non ci sono stati ancora contatti, ma è in corso una verifica dei punti sui quali il centrosinistra possa intessere un confronto in vista del secondo turno di ballottaggio.
Sull’altro fronte, Stefano Zuccarini, candidato sindaco della coalizione di centrodestra è, ovviamente, ancor più soddisfatto e pronto a giocarsi il tutto per tutto, forte del 44,7% ottenuto al primo turno.
“Per la prima volta nella storia di Foligno, il centrodestra è avanti al primo turno e si appresta ad affrontare il ballottaggio in posizione da vincitore. La sinistra insegue di duemila voti e di sette punti percentuali – tiene a sottolineare Zuccarini – ma questo non ci deve far cullare sugli allori, anzi ci deve dare la forza di una mobilitazione finale totale perchè la vittoria è a davvero a portata di mano”.
C’è aria di ottimismo nel quartier generale di Stefano Zuccarini, ma l’invito è quello di non abbassare la guardia, anzi l’appello è a marciare a spron battutto per queste due settimane che porteranno alla riapertura delle urne.
“Da domani inizierò ad incontrare tutti i candidati sindaco che sono stati esclusi dal ballottaggio – fa sapere – dal Movimento Cinque Stelle a CasaPound e le liste civiche. Dobbiamo riconfermare i nostri elettori e al tempo stesso allargare la nostra proposta ed i nostri punti programmatici trovando intese nell’interesse della città e dei folignati. E’ questa la vittoria che vogliamo realizzare insieme a tutti, per non riconsegnare Foligno in mano alla sinistra”.
E sarà proprio questo lo snodo principale in vista del ballottaggio, il cavallo di battaglia del candidato sindaco Stefano Zuccarini.
“Se dovesse vincere Luciano Pizzoni vincerà il Parito Democratico, anzi sarà ostaggio del Partito Democratico – incalza – perchè il PD ha ottenuto oltre la metà dei voti della coalizione che si è scoperta per quello che è, una finta coalizione civica che nel caso porterà in Consiglio comunale e in giunta i maggiori esponenti piddini che ci hanno governato sino ad oggi. Non cambierà nulla – sottolinea – anzi, torneranno anche amministratori del passato nascosti nelle altre liste”.
Al momento non si parla di apparentamenti nè di corte serrata al Movimento Cinque Stelle, le diplomazie sono al lavoro e nessuno si da per vinto.
Saranno ancora due settimane intense per gli elettori folignati, comunque vada, questo è sicuro.