Ecco il testo integrale del discorso di Mismetti - Tuttoggi.info

Ecco il testo integrale del discorso di Mismetti

Claudio Bianchini

Ecco il testo integrale del discorso di Mismetti

Tutte le linee guida, le novità, le proposte, i progetti che segneranno la nuova legislatura
Lun, 30/06/2014 - 21:32

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Il voto ci consegna un Consiglio comunale rinnovato nei consiglieri e profondamente cambiato sul piano politico e di rappresentanza.

Il risultato delle recenti elezioni amministrative ed europee dimostra che i folignati hanno scelto speranza e fiducia, desiderio d’innovazione e cambiamento per dare nuovo slancio a una città che vuole essere protagonista in Umbria, in Italia e in Europa.

L’esito del voto ha assegnato alla nostra città una grande responsabilità al livello regionale e provinciale, rispetto alla quale è necessario un impegno rinnovato e generoso da parte di tutti, tanto dei membri della maggioranza quanto di quelli della minoranza. Da parte mia, c’è piena disponibilità a collaborare con tutti purché si instauri un rapporto leale, basato sul rispetto dei ruoli e delle persone.

Nei cinque anni appena trascorsi non è stato facile fare il sindaco.

Come riconosciuto da più parti, sono stati gli anni più difficili dell’ultimo mezzo secolo. Le conseguenze prodotte dalla grave crisi economica e sociale in corso, hanno profondamente cambiato il nostro Paese e la nostra comunità e inciso fortemente sull’attività amministrativa.

Il contesto in cui siamo stati costretti ad operare è stato contrassegnato da una drastica riduzione delle risorse verso gli enti locali (il Comune di Foligno ha avuto 12 milioni di euro in meno di trasferimenti in 4 anni), dai vincoli imposti dal Patto di stabilità e da un crescente disagio sociale che ha coinvolto persone, famiglie, imprese.

Nonostante le difficoltà, siamo riusciti a ottenere tanti risultati importanti, tra cui ricordo: l’equilibrio di bilancio che ci permette, oggi, di poter lavorare serenamente per il futuro; il mantenimento di tutti i servizi essenziali; il completamento della ricostruzione post sisma e del circuito museale della città; la realizzazione in meno di 4 anni delle nuovepavimentazioni e reti.

Dopo gli anni difficili della ricostruzione e della riqualificazione del centro storico, oggi Foligno si presenta come una città ricca di opportunità e proiettata al futuro. Un futuro fatto di risultati da raccogliere e di nuove e ambiziose sfide da portare avanti, completando il positivo percorso fatto finora e introducendo importanti elementi di innovazione.

Il programma per i prossimi cinque anni di legislatura parte proprio da questi presupposti, tenendo presente il difficile quadro economico e sociale in cui viviamo, determinato dalla grave crisi che ha colpito l’Italia e il mondo intero.

A tale proposito è opportuna una riflessione su ruolo e possibilità d’intervento degli enti locali.

Secondo una recente indagine demoscopica, realizzata da un noto quotidiano, emerge il ruolo centrale dei Comuni nell’attuare misure di contrasto alla crisi e una considerevole fiducia dei cittadini verso le Amministrazioni locali. Il 40% degli italiani, infatti, ha fiducia nel Sindaco, solo il 9% nel Presidente della Regione e il 6% in quello della Provincia. I cittadini chiedono al proprio Sindaco soprattutto di tutelarli (34% delle risposte), mentre il 23% degli intervistati chiede di essere maggiormente coinvolto nelle scelte per la città. Emerge ancora la volontà degli italiani di partecipare attivamente alla vita del governo locale: ben l’80% si dichiara interessato a partecipare alle scelte del proprio Comune.

A fronte di tale realtà emerge sempre più l’impotenza dei Comuni, costretti a pagare la crisi come e più di altre istituzioni, avvertendo spesso la sensazione di essere solo meri esecutori di direttive e di decisioni provenienti dal Governo centrale o dall’Europa. Finora, infatti, gran parte dei tagli è stata fatta solo dai Comuni: la riduzione di trasferimenti, l’incertezza riguardo le tassa sulla casa, il cosiddetto Patto di stabilità sono alcuni dei nodi che gli enti locali hanno dovuto affrontare e sciogliere, cercando di non venir meno alle attese dei cittadini.

Negli ultimi cinque anni, il bilancio del Comune di Foligno è sostanzialmente sceso dal tetto dei 40 milioni di euro a quello di 29: solo il rigore nel tenere i conti, la ricerca certosina degli spazi di manovra che consentissero ai servizi di essere ugualmente erogati, una saggia revisione delle tariffe, la ferma decisione di non toccare, nonostante tutto, il welfare cittadino, hanno permesso di far restare Foligno tra le città dove la crisi non ha toccato punte insopportabili.

Le prospettive generali non promettono tempi tranquilli nell’immediato, ma sembrano solo orientate verso un superamento della crisi spalmato nel prossimo quinquennio: bisogna proseguire nella nostra politica attenta e rigorosa, rilanciando alcune scelte con coerenza e con le necessarie attenzioni verso una comunità più solidale, soprattutto optando per decisioni veloci e chiare, ribadendo la necessità del superamento – in particolare per i Comuni virtuosi – del Patto di stabilità per le spese di investimento, anche come volano di ripresa per l’economia.

La crescente disaffezione alla politica e le difficoltà economiche fanno emergere con forza anche la necessità di concentrarsi sui temi della partecipazione, della formazione, della ricerca del merito, della trasparenza, della politica di genere, sempre in un rapporto di autonomia e indipendenza dei cittadini.

Dovremo essere attenti e bravi a cogliere le opportunità della programmazione europea 2014-2020 per raggiungere obiettivi fondamentali di crescita e sviluppo della nostra comunità.

Attenzione particolare dovrà essere riservata alle politiche sociali e di genere, perché attraverso queste è possibile determinare la qualità di ogni scelta amministrativa e politica.

In un momento storico carico di difficoltà, è fondamentale pensare ai servizi, alla cura dei bambini e degli anziani, al ruolo delle donne, al protagonismo dei giovani, ai temi del lavoro, della formazione, dell’occupazione femminile per evitare che diventino ambiti a rischio in momenti di precarietà e incertezza economica.

Dobbiamo collegare temi sociali e scelte economiche, considerando che qualsiasi intervento diventa un intervento di genere, che va a collegarsi con le condizioni di vita di ogni cittadino e cittadina. Anche temi come la violenza contro le donne non possono essere affrontati solo con campagne di sostegno, ma devono essere sorretti da investimenti che, migliorando costantemente la qualità della vita, riducano la possibilità di esposizione a situazioni di rischio.

L’attenzione ai servizi nel campo educativo e sociale deve costituire un segnale importante e un sensore della qualità della vita che coinvolge tutti i soggetti e tutte le famiglie.

Sarà quindi utile che l’Amministrazione comunale s’impegni fortemente per riconfermare un’idea complessiva di Foligno come città delle relazioni, anche per la centralità e le forti tradizioni, ma anche e soprattutto per le scelte fatte in questi anni e per le politiche e i servizi messi a disposizione.

Gli indirizzi generali di governo 2014-2019 traggono spunto da queste riflessioni e dal programma elettorale della coalizione di centrosinistra che ha sostenuto la mia candidatura a sindaco.

 LAVORO ED ECONOMIA: PREVENIRE LE CRISI E CREARE SVILUPPO

Il lavoro è la sfida prioritaria.

Il ruolo del Comune è quello di vigilare su eventuali situazioni di criticità e promuovere interventi utili a creare nuove opportunità di sviluppo.

La costituzione di un apposito “Ufficio Studi comunale” può essere un valido strumento per individuare e intercettare fondi specifici messi a disposizione dall’Unione Europea, dallo Stato centrale e dalla Regione a sostegno del tessuto socio-economico locale.

Attenzione particolare va data ai giovani e ai 40-50enni fuoriusciti dal mercato del lavoro e che necessitano di essere reinseriti. Anche in questo caso è opportuno partire da un monitoraggio della situazione attraverso una conferenza cittadina, che si concluda con la

costituzione di un “Osservatorio per il lavoro”.

Particolare attenzione sarà data alla formazione professionale, potenziando e qualificando l’offerta formativa, assicurando il diritto allo studio, sostenendo borse-lavoro per studenti e disoccupati, rafforzando il ruolo del Centro Studi “Città di Foligno” e la presenza nella nostra città dell’Università degli Studi di Perugia.

Potenzieremo progetti importanti come il Co-working per sostenere l’avvio di nuove professioni e lavoreremo per riaffermare il ruolo di Foligno come “Città ferroviaria” e “Città di servizi”, attraverso intese con la Regione Umbria e i vertici di Ferrovie e Poste per assicurare il futuro degli insediamenti produttivi e dei servizi oggi presenti nel nostro territorio.

Staremo particolarmente vicini al sistema produttivo del territorio e, in particolare, alle aziende impegnate operanti nel campo dell’aerospazio, del biomedicale e della meccanica fine, che fanno di Foligno una piattaforma industriale di livello mondiale. È, inoltre, importante ripensare la filiera dell’edilizia, fattore fondamentale per crescita e sviluppo locale. Recupero, messa in sicurezza, manutenzioni, energie rinnovabili sono segmenti per rilanciare questa importante area produttiva.

IL RUOLO DEL COMMERCIO

Nonostante la crisi che ha drasticamente ridotto i consumi, Foligno non ha perso la sua attrattiva di città commerciale ed è evidente una rinnovata vitalità di molte imprese commerciali, frutto anche delle risorse messe a disposizione dal PUC.

Insieme agli operatori commerciali, dovremo mettere in atto tutte le iniziative utili ad incrementare il lavoro, intervenendo su viabilità, sosta e arredo urbano, sostenendo l’avvio di nuove attività e la qualificazione e specializzazione di quelle esistenti.

Un contributo fondamentale verrà dato attraverso un “Piano di comunicazione e di marketing” per il quale è già stato indetto il bando con l’obiettivo di promuovere l’immagine di Foligno e di esaltare il cuore antico della città.

Un particolare sostegno,attraverso meccanismi premiali, dovrà essere riservato a quelle imprese che punteranno sulla valorizzazione delle nostre eccellenze nel settore dell’enogastronomia e dell’artigianato che rappresentano un efficace traino per il turismo nazionale e internazionale.

 AGRICOLTURA SOSTENIBILE E DI QUALITÀ PER LA PIANURA E LA MONTAGNA

Foligno ha un territorio di pianura, collinare e montano tra i più vasti dell’Umbria. Nel rinnovato interesse alle produzioni di alta qualità, queste aree possono invertire le attuali dinamiche del progressivo decremento demografico e offrire ai giovani che vi abitano una nuova prospettiva di vita e di lavoro. In particolare per la montagna, il “Manifesto dell’Appennino” approvato da Slow Food deve indicare nuove strade per garantire risultati concreti e di qualità, legando finalmente agricoltura, ristorazione e turismo in una filiera economica di efficacia reale.

 IL FUTURO DELLE PARTECIPATE

Proseguirà l’opera di efficientamento delle società partecipate e in particolare:  Per la FILS, si tratterà di proseguire nel risanamento economico-finanziario già avviato, tenendo conto dell’imprescindibile necessità di salvaguardare i lavoratori oggi occupati e individuando nuove forme gestionali e organizzative che superino l’attuale assetto;

Per l’AFAM, preso atto del modificato scenario economico e di mercato, si rende necessaria un’attenta valutazione per l’ampliamento del core business, partendo da quello tradizionale in sofferenza per raggiungere nuovi settori d’interesse sociale, al fine di diversificare la produzione del reddito e l’innalzamento degli standard qualitativi;

Per la VUS, ribadendo la scelta del suo mantenimento interamente in mano pubblica, occorrerà rilanciare il complesso dei servizi gestiti, con particolare riferimento al servizio di igiene urbana, esplorando nuove potenzialità nel settore ambientale e delle energie rinnovabili.

 NUOVA SS 77 VAL DI CHIENTI, PIASTRA LOGISTICA E MODERNE TECNOLOGIE: UN PASSO VERSO IL FUTURO

L’avanzato stato dei lavori della nuova strada statale 77 Val di Chientie l’imminente avvio dellaPiastra logisticarafforzano il ruolo diFoligno quale crocevia stradale e ferroviario,sia per i collegamenti trasversalid’importanza nazionale tra i due mari Adriatico e Tirreno, sia di distribuzione al livello regionale. Ora, nel corso del periodo di costruzione della Piastra, si tratta di affrontare le problematiche legate alle partnership per integrare la gestione della struttura con i grandi operatori ferroviari nazionali e internazionali del trasporto merci e altri gestori di interporti, con i quali stabilire proficuesinergie. Ed è qui che si può agire per la creazione di nuovi posti di lavoro.

Wi-fi: entro breve tempo, sarà realizzata la totale copertura rete Wi-fi del centro storico cittadino. Si tratta di una rete multicanale che consentirà sia l’accesso internet gratuito a tutti i cittadini, sia lo svolgimento di una serie di attività dell’Amministrazione Comunale, come la videosorveglianza, la gestione dei varchi elettronici, la comunicazione istituzionale, il circuito museale.Fibra ottica: cogliendo l’occasione dei lavori di ripavimentazione e di rifacimento delle reti del centro storico, è stato scelto di investire risorse per l’istallazione della fibra ottica, divenendo crocevia del progetto “Regione Umbria Network”, che prevede un collegamento in fibra ottica tra centro e periferia, tra capoluogo di regione e sede regionale della Protezione Civile, tra le città di Umbertide, Gubbio, Gualdo Tadino, Foligno, Spoleto e Acquasparta. Un passo decisivo verso il futuro.

PARTECIPAZIONE, COMUNICAZIONE, SEMPLIFICAZIONE, RIORDINO DELLA MACCHINA COMUNALE: VIA LE BARRIERE DELLA BUROCRAZIA

La città di Foligno deve diventare il luogo delle sperimentazioni più interessanti in materia di partecipazione e istituti di democrazia diretta. L’obiettivo deve essere quello di ridefinire le regole della partecipazione democratica alle scelte amministrative, istituendo forum aperti ai diversi soggetti presenti in città con cui realizzare il coinvolgimento dal basso alle scelte amministrative.

Il Bilancio partecipato dovrà essereuno dei punti qualificanti di un nuovorapporto tra governanti e governati per avvicinare i cittadini, specie quelli più giovani, alla vita delle istituzioni. Nella “società della comunicazione”, la pubblica amministrazione deve garantire l’accesso, la trasparenza, la modernizzazione della macchina pubblica.

Lavoreremo per stabilire un nuovo rapporto tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione, con la riorganizzazione della macchina comunale, maggiore semplificazione burocratica, più informatizzazione, certezza sui tempi delle pratiche, valutazione dei servizi da parte dei cittadini.

La nuova Amministrazione, procederà alla redazione di una sorta di “Manuale del Municipio” e a un Piano delle Relazioni tra ente e cittadini. Un ulteriore passo da compiere sarà completare il sistema informatico (già oggi operante per le pratiche edilizie e gli esercizi commerciali di vicinato) per consentire al cittadino-utente di seguire on-line il percorso burocratico di un atto amministrativo, dal momento della formale richiesta fino alla definitiva approvazione.

Lo snellimento e/o accorpamento della dirigenza e il pieno coinvolgimento dei responsabili delle procedure e dei servizi, attraverso una puntuale verifica dei risultati raggiunti, saranno gli strumenti da adottare per ridurre i tempi morti della burocrazia e ristabilire un clima di fiducia e collaborazione tra cittadini e sfera pubblica.

NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE: CITTÀ COMPATTA ED ECOSOSTENIBILE

Principio cardine del nuovo Piano Regolatore Generaledeve essere il ritorno almodello della città compatta ed ecosostenibile, che veda nella realizzazione di un tessuto urbano a buona densità abitativa il fondamento per una corretta politica urbanistica, che sappia riqualificare la città dal punto di vista urbano, ambientale, culturale, sociale ed economico. Se nei passati piani urbanistici lo sviluppo della città era valutato secondo un’idea di espansione territoriale dell’area urbana, il nuovo PRG dovrà prevedere che il corretto sviluppo della città possa andare solamente nella direzione opposta di una riduzione di tale area e di un ricompattamento urbano.

Il nuovo PRG, perciò, dovrà essere basato sui seguenti punti fondamentali:

–       ritorno ad un modello di città compatta, ecosostenibile e accessibile per tutti;

–       individuazione del centro storico come area privilegiata del nuovo sviluppo urbano, con l’obiettivo di arrivare a 10mila abitanti in 20 anni;

–       “volumi zero”, ossia nessun incremento delle superfici rispetto alle attuali previsioni, investendo sul recupero del patrimonio edilizio esistente e la riqualificazione delle aree periferiche;

–       riduzione e riallocazione dei volumi previsti dal vigente PRG attraverso la co-pianificazione pubblico-privato e la compensazione urbanistica;

–       riconferma degli ambiti, per i quali occorre procedere alla semplificazione nella loro attuazione, anche prevedendo la possibilità di stralci funzionali che ne garantiscano la realizzazione e come dimensione ottimale per il conseguimento dell’obiettivo di smart city;

–       adeguamento delle carte di allagabilità.

Per arrivare a definire un nuovo ed efficace strumento di programmazione urbanistica, verrà costituito un “Ufficio di Piano” guidato dall’architetto Luciano Piermarini.

Inoltre occorrerà:

–       valorizzare la presenza e il ruolo del Topino, attraverso un progetto di riqualificazione teso a renderlo più fruibile anche sul piano dello sport e dell’aggregazione;

–       pedonalizzare il centro storico, salvaguardando l’aria pulita e la presenza degli esercizi commerciali specializzati e di vicinato;

–       incentivare il riuso delle abitazioni lasciate libere dopo il sisma;

–       riutilizzare gli orti padronali, anche per una fruizione pubblica convenzionata con il Comune;

–       potenziare al massimo il verde pubblico;

–       creare maggiori parcheggi di varia natura, percorsi ciclopedonali, linee urbane ed extraurbane di trasporto pubblico, mobilità delle merci in collegamento con la Piastra Logistica;

–       completare la dotazione di arredo urbano.

Per quanto riguarda le aree dismesse, si proseguirà con la linea del recupero e in particolare:

–       Area ex Zuccherificio: fermi restando gli interessi legittimi dei soggetti privati, comunque contemperati agli interessi pubblici generali, si lavorerà per una soluzione definitiva che coniughi al meglio il rapporto tra l’area in questione, il centro storico e il restante territorio cittadino. In particolare, gli interventi dovranno essere compatibili con il vero spirito del PRG, secondo il quale l’uso dell’area deve essere “complementare” al centro storico. Si ripropone, infine, la necessità di giungere a una soluzione che assicuri la realizzazione del “Parco delle scienze e delle arti” ed il collegamento pedonale con il centro attraverso soluzioni che suggellino, anche visivamente, il concetto della complementarità e della integrazione delle aree;

–       Area ex Foro Boario: l’investimento progettato con il “Piano nazionale città” (Foligno è stato uno dei 28 comuni italiani e l’unico umbro selezionato da questo bando nazionale e sono in arrivo 6,6 milioni di euro per nuovi progetti di riqualificazione del territorio), ha l’obiettivo di innescare un proficuo rapporto con soggetti privati in grado di moltiplicare le potenzialità di sviluppo e di investimento nell’area, al fine di realizzare un complesso ambito di servizi privati e pubblici per la zona sud della città.

 NUOVO RAPPORTO TRA CITTÀ, FRAZIONI E PERIFERIE

Una delle priorità è ricucire il rapporto tra città e periferie, rilanciando e valorizzando i centri frazionali e i quartieri periferici come luoghi di socialità, garantendo maggiori servizi e valorizzando le risorse culturali, sociali e ambientali presenti. Per questo ho nominato assessori con delega specifica a centri frazionali e territori montani e al centro storico. Punteremo anche sulla promozione dell’agricoltura e dei prodotti tipici, valorizzando il ricco tessuto associativo presente nelle nostre frazioni e daremo incentivi a chi investe nei territori decentrati. Proprio dai paesi montani partirà il potenziamento delle reti informatiche, con fondi previsti nella proposta di bilancio.

TURISMO E CULTURA: DUE JOLLY DA GIOCARE INSIEME

Dopo il completo recupero del patrimonio storico-artistico cittadino, è divenuta quanto mai urgente una riflessione su come cultura e turismo possano diventare carte vincenti per la crescita complessiva della città.

Sono due gli elementi su cui fare leva: da un lato la ricchezza di un patrimonio fatto di piazze accuratamente restaurate, di gioielli architettonici come il Trinci, l’Auditorium di San Domenico e la Nunziatella, di mirabili luoghi di culto come il Duomo, S. Maria Infraportas e S. Francesco (oggi anche santuario di Santa Angela), di prestigiose strutture dedicate all’arte contemporanea come il CIAC e la Chiesa dell’Annunziata; dall’altro la centralità del territorio folignate, ancor più esaltata dagli interventi infrastrutturali in corso di completamento e la sua vicinanza ad alcune tra le più attrattive città dell’Umbria sotto il profilo culturale, turistico ed enogastronomico.

Nessuna pretesa di voler esercitare un ruolo preminente – che non sarebbe comunque ingiustificato stante la quantità e la qualità dell’offerta – ma finalmente l’affermazione convinta di un ruolo di riferimento per i flussi turistici e per gli eventi culturali che connotano la nostra regione. Al tempo stesso non va trascurata la capacità di Foligno di attrarre quel turismo “di passaggio”, fatto di brevi soggiorni, da parte di chi svolge attività commerciali o partecipa alle prove del Centro di Selezione e Reclutamento Nazionale dell’Esercito con cui la città ha stretto, negli anni, un prezioso e insostituibile sodalizio.

Saper offrire a questi visitatori un efficace “biglietto da visita” della città che ne illustri le bellezze e gli ineguagliabili eventi annualmente in calendario, come la Giostra della Quintana, I Primi d’Italia, Segni Barocchi, la stagione concertistica degli Amici della Musica, la Festa di Scienza e Filosofia, Young Jazz Festival, Umbria World Fest, Dancity, equivale a farne degli “ambasciatori” di Foligno nei loro luoghi di residenza.

Nella direzione di promuovere la città attraverso accordi e sinergie con i territori vicini, va anche inquadrato il protocollo d’intesa siglato con il Comune di Civitanova Marche che, cogliendo le opportunità offerte dal nuovo asse viario che “avvicina” le due città, si propone di favorire gli interscambi sociali ed economici, di valorizzare le rispettive peculiarità sotto il profilo culturale ed ambientale, di mettere a punto appositi pacchetti turistici.

Un principio che occorre affermare in modo netto contro chi considera le spese culturali come accessorie e quindi facilmente comprimibili, è che la cultura è parte integrante dell’idea e del progetto di città che ogni Sindaco deve avere e deve saper rappresentare. Con questo non si vuole dire che l’ente locale debba vestire il ruolo dell’imprenditore, ma piuttosto che all’iniziativa pubblica, nell’ambito delle attività culturali, debba essere attribuito il compito primario di garantire la funzionalità delle strutture, di sostenere proposte e contenuti validi ed ispirati ai diversi orientamenti, di coordinare le produzioni territoriali facendosi punto di riferimento per gli operatori, specie quelli più giovani.

Serve, dunque, una “politica della cultura” finalizzata, attraverso investimenti mirati, a fornire strumenti, a creare spazi e a promuovere occasioni per fare cultura, in un’ottica di vero ed irrinunciabile pluralismo. Crediamo che uno dei temi che oggi si pone con maggiore urgenza sia quello di come gestire proficuamente la grande ricchezza di beni e servizi culturali di cui la città dispone, e di come promuoverla e valorizzarla anche in chiave turistica, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio, la Diocesi e soggetti imprenditoriali e associativi della città, come la Pro Foligno, l’Associazione Orfini-Numeister, l’Officina della Memoria, il Centro Studi “Federico Frezzi” e tanti altri.

Oggi abbiamo l’opportunità di candidarci a città di relazioni culturali, spirituali e del vivere bene.

Per promuovere al meglio le politiche per la promozione turistica e culturale, e inserire sempre più Foligno nei circuiti turistici nazionali, oltrealla disponibilità di figure importanti della città, individuerò personalità di rilievo nazionale che potranno dare un contributo importante su questi temi strategici per lo sviluppo della città.

POLITICHE SOCIALI

Le politiche sociali dovranno rappresentare l’elemento centrale e prioritario nell’azione dell’Amministrazione comunale, in continuità con quanto realizzato in questi anni. L’obiettivo sarà mantenere e potenziare, pur nella situazione di difficoltà di bilancio che continua colpire gli enti locali, i livelli quantitativi e qualitativi del sistema di welfare locale imperniato su servizi socio-sanitari per le persone non autosufficienti, servizi zonali, servizi sociali comunali.

Un capitolo a parte dovrà essere riservato agli interventi di contrasto alla povertà e alle conseguenze della crisi economica che il Comune di Foligno ha attuato, in questi anni, supplendo alle carenze dello Stato centrale. Ne sono un esempio i contributi erogati dal Comune alle famiglie impossibilitate a pagare affitti o bollette, come pure l’azione costante di inclusione sociale svolta dagli Uffici di cittadinanza. Fondamentale, a tale riguardo, sarà il consolidamento delle sinergie già realizzate con la Caritas diocesana, con la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno e con soggetti privati, come cooperative e associazioni.

L’utilizzo del demanio pubblico, per progetti lavorativi e d’inclusione sociale a favore di soggetti disoccupati, inoccupati, svantaggiati; la realizzazione di “orti sociali”; la costituzione di gruppi di acquisto popolari e solidali; l’istituzione di un centro di accoglienza pubblico per far fronte alle sempre più numerose situazioni di emergenza abitativa: saranno questi gli altri fili di un tessuto di solidarietà che dovrà continuare a caratterizzare l’azione di governo della città.

SANITÀ: NUOVE ESIGENZE

 In Umbria, come nel resto dell’Italia, si sta vivendo una trasformazione del contesto sociale che va caratterizzandosi per l’incremento della popolazione anziana e delle malattie croniche, mentre l’aumento costante dei bisogni di salute impone profonde modificazioni in tema di programmazione e organizzazione della rete dei servizi sanitari e socio-sanitari, che si devono realizzare attraverso un processo di progressiva riduzione del ricorso al ricovero ospedaliero e di contestuale potenziamento dei servizi di assistenza territoriale.

La sfida futura può essere vinta solo attraverso scelte di politica sanitaria che pongano in primo piano la salute della popolazione e, con essa, la ricerca dell’appropriatezza dei servizi erogati, attraverso un rilancio delle politiche del territorio in sinergia con l’ospedale. In una fase in cui i vincoli posti dalle varie leggi finanziarie e la sostenibilità economica dei servizi rischiano di mettere in gioco la qualità dell’assistenza erogata, gli obiettivi devono essere quelli di mantenere i buoni livelli raggiunti, recuperare risorse riducendo le prestazioni e i ricoveri inappropriati, consentire a tutti i cittadini di poter usufruire gratuitamente delle prestazioni assistenziali necessarie in tempi adeguati.

Per questo sono necessari il potenziamento e la riorganizzazione dei servizi territoriali e il mantenimento delle attuali capacità di assistenza ospedaliera, che va però utilizzata con selettività ed appropriatezza crescenti.

Per quanto riguarda il territorio, sono necessari maggiori investimenti e interventi tesi a:

–       potenziare il sistema delle cure primarie e particolarmente l’assistenza domiciliare con un forte ruolo del Medico di medicina generale;

–       sviluppare e potenziare i servizi diurni per anziani;

–       garantire la continuità di assistenza tra ospedale e territorio;

–       sviluppare sempre più un approccio integrato alla cronicità, particolarmente tra cure primarie e cure specialistiche;

–       avere sempre presente la dimensione sociale in ogni intervento, anche in riferimento agli specifici bisogni delle popolazioni migranti;

–       promuovere la salute e lavorare per la prevenzione attraverso la diffusione di stili di vita corretti, l’attenzione al disagio giovanile, la lotta contro vecchie e nuove dipendenze.

L’Ospedale di Foligno costituisce una risorsa e un punto di riferimento fondamentale sia per la tecnologia sia per le professionalità che esprime, com’è del resto testimoniato dalla elevatissima domanda di prestazioni che proviene anche da altre aree regionali.

Detto ciò, non si può fare a meno di indicare alcuni fattori di criticità sia nei ricoveri sia nei tempi di erogazione delle prestazioni specialistiche. Altri aspetti di possibile rischio per il nostro Ospedale sono legati all’avvio del nuovo assetto istituzionale sanitario umbro con l’unificazione delle USL 3 e 4 che, se non adeguatamente controllato dalle istituzioni locali, potrebbe determinare un indebolimento dei livelli operativi raggiunti.

Sarà compito prioritario dell’Amministrazione Comunale, nell’ambito delle funzioni di indirizzo e controllo che la legge le conferisce, intervenire presso le istituzioni sanitarie per affrontare e risolvere queste ed altre possibili criticità.

SPORT E AMBIENTE: LA LORO FUNZIONE SOCIALE

Il nuovo programma partirà dagli interventi di riqualificazione degli impianti, anche dal punto di vista del miglioramento dell’efficienza energetica e del ricorso all’energia proveniente dalle fonti rinnovabili.

A questa linea di carattere generale, si aggiunge la necessità del potenziamento del Palasport “Giuseppe Paternesi”, per ospitare eventi sportivi di livello regionale, nazionale e internazionale, creando con le associazioni e le società locali un circuito Sport-Turismo- Comune-Federazioni Sportive-Strutture ricettive in grado di trasformare lo sportivo in turista, con l’offerta di pacchetti agevolati per l’ospitalità (alberghi, B&B, esercizi commerciali, ecc.), di percorsi culturali ed enogastronomici specifici e la creazione di collegamenti facilitati tra il polo sportivo Santo Pietro e il centro storico (possibilità di bike sharing gratuito al Palasport).

Resta, tuttavia, improcrastinabile l’allestimento di un “Tavolo di lavoro sullo sport”, attorno al quale Amministrazione e cittadini discutano in maniera approfondita e concreta sulla situazione dello sport in città.

La realizzazione della nuova statale Val di Chienti pone il problema dell’utilizzazione del vecchio tracciato, che ha un grande valore tanto per l’Umbria quanto per le Marche, sia sotto il profilo storico e naturalistico-ambientale sia per la difesa delle tradizioni popolari di una serie infinita di piccoli paesi e borghi. Una prima risposta può venire dalla ormai diffusa attuazione della cosiddetta “Mobilità dolce”, ossia del percorrere a piedi, in bicicletta o a cavallo, nel pieno rispetto dell’ambiente, un’area o tratti non più percorribili con veicoli a motore. Ciò contribuirà ad affrontare il tema della futura utilizzazione della vecchia strada Foligno-Colfiorito, evitando che sul territorio cali la cappa dell’indifferenza e dell’abbandono, e rilanciando gioielli naturalistici che dalle Grotte di Pale si distribuiscono sino all’altipiano di Plestia. Inoltre, sono da perseguire iniziative per l’aggregazione e la promozione culturale e ricreativa, anche in collaborazione con l’associazionismo.

Particolare attenzione va posta sulla tutela del Menotre e sulla salvaguardia del suo patrimonio faunistico. Di considerevole interesse è divenuta l’iniziativa assunta a Scopoli, dove le casette di legno adoperate durante la ricostruzione post-terremoto vengono utilizzate come residenza turistica rurale. Tale pregevole iniziativa va sostenuta insieme alla valorizzazione del MAC di Colfiorito e del Museo Naturalistico del Parco e alla contestuale realizzazione del Museo della Memoria e dell’Eco- Museo dell’intera vallata, che ha già nel combinato Grotte di Pale-Eremo il punto di riferimento per il turismo escursionistico.

Analoga attenzione, a difesa dell’ambiente e della storia di quelle zone, va posta per la palude di Colfiorito, inserita nell’ambito del Parco regionale, sulla quale occorre vigilare per promuoverne, unitamente alla Valle del Menotre, la funzione turistica e scientifica. Al riguardo, si prospetta l’ipotesi di un coinvolgimento, oltre che della Regione, di un importante istituto di credito e delle Università di Perugia e di Camerino.

Per Colfiorito, infine, va verificata e sostenuta l’idea di trasferire la sede della Sagra della Patata Rossa nell’area utilizzata dalla Protezione civile, insieme a quella di riservare l’area a eventi fieristici con cadenza mensile.

All’amore e al rispetto per l’ambiente naturale non può non collegarsi quello per gli animali. Vogliamo operare per la loro salute e la loro tutela, in collaborazione con le associazioni che se ne occupano con dedizione e competenza. Oltre a ciò confermiamo l’impegno per individuare apposite aree accessibili ai cani e per la realizzazione del cimitero degli animali d’affezione, come richiesto da molti cittadini.

 COMPLETARE LA RICOSTRUZIONE

È noto lo sforzo compiuto, con zelo e assiduità dalle Amministrazioni succedutesi dal 1998, per assicurare a tutti i cittadini colpiti dal sisma la certezza della ricostruzione delle loro abitazioni. È stato sempre rilevato, con unanime giudizio positivo, il controllo esercitato da Regione e Comune, affinché tutto procedesse nel pieno rispetto delle normative e nella rigorosa gestione delle risorse finanziarie ricevute dallo Stato. Tuttavia,

rimane ancora a carico della prossima Amministrazione l’impegno per il completamento dei lavori incluse le fasce “N” e “G”, che non sono state ancora finanziate.

 POLIZIA MUNICIPALE E SICUREZZA URBANA

 Non cambia ma ha bisogno di una revisione qualitativa il ruolo della Polizia municipale. Pur esprimendo un complessivo giudizio positivo sul lavoro svolto dai vigili (peraltro in perenne carenza di organico), una città che aspira a un possibile rinnovamento nel rapporto tra governanti e governati deve poter trovare nella polizia municipale un fattore di collaborazione, sempre nei limiti dei compiti istituzionali, che risulterà tanto più efficace quanto più saprà “stare vicino” ai folignati e ai turisti.

Detto in altre parole, i vigili devono svolgere anche un’azione di carattere sociale, sapendo cogliere le diverse necessità con un’impronta fortemente collaborativa. Sarà nostro compito far sì che i conoscano almeno una lingua straniera e che assumano sempre di più il ruolo di “amici del cittadino”, allontanando lo stereotipato luogo comune di “dispensatori di multe”. È necessario, inoltre, un rinnovato impegno congiunto tra la Polizia Municipale, le forze dell’ordine e le associazioni di volontariato per la sicurezza della città diffusa, del centro storico, dei quartieri periferici e delle zone sensibili quali scuole, ospedali, aree verdi e luoghi di alta presenza di utenti, come uffici postali e supermercati.

 Entro il 2014, i vigili urbani entreranno a far parte del progetto per rendere anche Foligno una città a cardioprotezione diffusa, alla stregua di Orvieto, Monza, Piacenza, Catanzaro e poche altre località italiane, dove l’iniziativa è stata quasi sempre assunta da associazioni di volontariato.

A Foligno la sistemazione di defibrillatori automatici portatili, in teche facilmente accessibili in alcuni punti strategici della città, farà parte, invece, di un progetto comunale che indicherà modalità e termini dell’operazione. Vigili urbani, associazioni del volontariato e dell’assistenza sanitaria, semplici cittadini che abbiano acquisito, con un titolo ufficiale, la necessaria esperienza costituiranno “l’esercito di strada” in grado di contribuire a salvare vite umane, con l’ausilio, appunto, dei defibrillatori, considerati veri e propri salvavita. Se correttamente usati, infatti, nei primi 3-4 minuti dall’arresto cardiaco possono far salire le possibilità di salvezza fino al 70%. La stessa iniziativa sarà sorretta dal Comune nel campo della pratica sportiva.

Riguardo la sicurezza urbana,negli ultimi tempi, in alcune città italiane è apparsa una nuova figura a cavallo tra il portiere di condominio e l’ausiliario amico degli abitanti di un quartiere. Per comodità di linguaggio, viene indicato come il “Portiere di Quartiere” per intendere che si tratta di un punto di riferimento costante per i cittadini che vivono nelle diverse zone del centro storico e delle periferie, come pure nelle frazioni più popolose. A lui possono rivolgersi tutti i residenti per segnalare i problemi della zona, o anche soltanto per ottenere un consiglio su una pratica comunale, un aiuto per contattare anche telefonicamente un ufficio municipale o una delle aziende di servizio collegate. Importante è il rapporto, che per suo tramite, si può stabilire con le forze dell’ordine, anche come attività di pura prevenzione. Per la nostra città, si tratterà di avviare un esperimento partendo da un quartiere del centro storico e da una delle frazioni. Tra i compiti del “Portiere di Quartiere” ci sarà il controllo della pulizia e della buona conservazione dell’arredo urbano, nonché dei buoni rapporti tra cittadini.

Sono questi, in sintesi, gli indirizzi generali per il futuro della città: un programma complesso e ambizioso, che intendo portare avanti con una squadra di lavoro competente e allargata.

Per raggiungere obiettivi importanti, soprattutto in un momento storico difficile come quello che stiamo attraversando, servano senso di responsabilità, unità, competenza, condivisione, passione, dedizione. Per questo auspico la partecipazione di tutto il Consiglio comunale, tanto dei membri della maggioranza quanto di quelli della minoranza, alla costruzione della Foligno del futuro.

Tutti noi, dal sindaco a ogni consigliere comunale, abbiamo la grande responsabilità di amministrare la città, di dare risposte concrete ed efficaci ai bisogni dei cittadini, di lasciare alle future generazioni una comunità migliore di quella in cui abbiamo vissuto finora.

Con questo spirito, come ho sempre fatto, desidero instaurare sin da ora un rapporto leale e costruttivo con tutti, auspicando un contributo positivo da parte di tutti, basato sul rispetto reciproco e nell’interesse generale della città.

Dialogherò e dialogheremo con tutti. Non smetteremo mai di ascoltare i cittadini e di confrontarci con tutte le forze politiche, sociali e culturali della città e del territorio.

La mia porta sarà sempre aperta per chi vuole il bene di Foligno.

Concludo citando una frase di Enrico Berliguer: “Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno”.

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