Il Comitato di Conformità di Ginevra giudica valido il ricorso di ‘Voci della Valle’, esulta anche IL comitato Valle del Lama
Ennesimo, importante, capitolo sull’annosa vicenda della E78, che questa volta viene scritto dai Comitati ‘Voci della Valle’ (Marche).
I cittadini della Valle del Metauro, interessata insieme all’Altotevere umbro dal faraonico progetto, sono infatti ricorsi al Comitato di Conformità della Convenzione di Aarhus, trattato internazionale firmato da 47 paesi che garantisce il diritto pubblico di accedere alle informazioni e partecipare ai processi decisionali in materia ambientale.
“In un paese democratico non è accettabile portare avanti un progetto di questa portata senza ascoltare né coinvolgere i legittimi rappresentanti di cittadini e territori interessati. Per questo motivo, Voci dalla Valle ha denunciato questo modo di fare al Comitato di Conformità della Convenzione di Aarhus” il quale, nei giorni scorsi, a Ginevra, ha dato il suo responso, esaminando l’eventuale violazione del trattato, da parte dello Stato Italiano, nella pianificazione del progetto su Guinza ed E78.
Dopo aver ascoltato le argomentazioni di Voci della Valle (una delegazione si è recata fino in Svizzera) e quelle presentate dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (collegatosi in remoto), il Comitato di Conformità ha deciso che, per il momento, il ricorso dei Comitati è valido. Ciò significa che il progetto attuale potrebbe aver infranto la Convenzione di Aarhus, in particolare per quanto riguarda la mancata partecipazione dei cittadini e il mancato accesso alle informazioni.
Ora lo Stato ha 5 mesi per fornire una giustificazione dettagliata al Comitato svizzero, dimostrando come il progetto rispetti la sua Convenzione. “Nel frattempo – aggiunge il Comitato umbro Valle del Lama – le nuove fasi del progetto stanno avanzando senza un’adeguata partecipazione della popolazione interessata, anche per la progettazione dei nuovi lotti sul lato umbro-toscano. Speriamo che Anas reagisca a questo segnale da Ginevra e riconsideri il progetto, rispettando il diritto di partecipazione pubblica e proteggendo il nostro territorio”.