“La Corte dei Conti boccia la trasformazione della E45 in autostrada a pedaggio, ma il governo Renzi e la Giunta regionale insistono nella realizzazione di questa follia progettuale. Ovviamente senza alcuna esenzione o sgravio del pedaggio per i residenti e con un impatto ambientale ed economico devastante”. Così il consigliere regionale Oliviero Dottorini (Idv), ha commentato la delibera con cui la Corte dei Conti ha bloccato l’approvazione del Cipe riguardante il progetto di trasformazione della E45.
Dottorini, ricordando anche il suo ruolo di presidente di Umbria migliore, ha spiegato che con la delibera della Corte dei Conti “è arrivata la prima battuta d’arresto per il progetto della Orte-Mestre a pedaggio. I dubbi sollevati dalla magistratura contabile sulle coperture finanziarie alla base del project financing – ha aggiunto – sono pesanti e non possono essere taciuti. Secondo la Corte dei Conti, infatti, gli 1,8 miliardi di euro di defiscalizzazioni previsti dal Piano economico finanziario (Pef) necessitano di un ulteriore passaggio normativo ed è indebita la previsione di un surplus aggiuntivo (fino a 9 miliardi) alla remunerazione del capitale investito a carico dello Stato a tutto favore dei privati. Eppure il premier Renzi, nonostante le sue ripetute dichiarazioni sull’inutilità delle grandi opere per lo sviluppo del Paese, ha deciso di gettare ancora un po’ di fumo negli occhi agli italiani, inserendo la Orte-Mestre tra le priorità dello ‘Sblocca Italia’. Anche la Giunta regionale, nel Piano dei Trasporti, ha ribadito il sostegno a quest’opera assurda, tra l’altro senza fare alcun accenno ad esenzioni o sgravi riguardanti il pedaggio”.
Con la seguente situazione il consigliere ha ribadito che ci sono tutti i presupposti per proseguire nella mobilitazione, sia con la raccolta firme nella petizione regionale, sia partecipando alla manifestazione nazionale di protesta indetta dal Comitato ‘No Or-Me’ il 20 e 21 settembre per lo stralcio definitivo dell’intero progetto.
“I rilievi della Corte dei Conti – ha proseguito Dottorini – fanno scricchiolare il già traballante assetto finanziario alla base di quest’opera inutile e devastante, eppure il Governo Renzi non accenna a ripensamenti. Nella stessa direzione vanno le linee guida del nuovo Piano Regionale dei Trasporti 2014-2024 presentate dalla Giunta regionale. Nel documento si ribadisce, purtroppo, il parere favorevole della Regione alla delibera del Cipe, chiedendo l’inserimento del Nodo di Perugia, attualmente assente, ma senza fare alcun cenno alla richiesta di uno sgravio dal pedaggio per i residenti. E non potrebbe essere altrimenti, – ha concluso – visto che l’intero progetto è a carico dei cittadini, delle famiglie delle imprese che si vedranno gravate di un ulteriore salasso economico per potere usufruire dell’unica arteria a scorrimento veloce di cui la nostra regione dispone”.
Credit foto – ACS-Ufficio Stampa Consiglio regionale Umbria