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E' di Claudio Sbrilli il corpo ritrovato nelle acque della diga di Montedoglio

Gli esami del dna lo hanno confermato: è di Claudio Sbrilli il corpo rinvenuto cadavere domenica scorsa nelle acque della diga di Montedoglio. I periti dell'istituto di medicina legale di Siena hanno effettuato le analisi la scorsa settimana sul cadavere che poi si è rivelato essere quello del biologo di 44 anni originario di Castiglione del Lago, ma impiegato di una notta ditta agricola di prodotti di erboristeria a Citerna di Pristino.

Sulla notizia c'era il massimo riserbo, ma già venerdì i medici legali hanno consegnato il corpo ai familiari, ossia ai genitori, alla sorella e al cognato, tutti residenti nella cittadina sul Trasimeno. I parenti hanno proceduto al riconoscimento e hanno poi dato l'ultimo saluto a Claudio, durante le esequie svoltesi sempre a Castiglione.

I dati dell'autopsia non sono ancora stati resi ufficiali, ma da una primissima ricostruzione sembra che la morte dell'uomo sia avvenuta lo stesso 27 novembre scorso, giorno in cui Claudio sparì. Anche la causa del decesso sembra da imputarsi all'annegamento.

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(Ale. Chi.)

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