Complesse indagini tecnologiche e di polizia giudiziaria, hanno consentito alla Sezione Antidroga del G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Perugia di individuare e porre fine ad un canale di approvvigionamento di hashish radicato tra Umbertide e il capoluogo Umbro.
Nel contesto dell'operazione è stata anche individuata la centrale di stoccaggio dello stupefacente che si trovava in una abitazione di Umbertide abitata da una donna italiana e da un nordafricano.
Le risultanze investigative hanno chiarito il modus operandi del gruppo criminale, ovvero tutte le volte che il mercato locale necessitava di stupefacente, i pushers si recavano dal grossista, tratto in arresto, che reperiva la droga necessaria, stoccata ed occultata all’interno dell' appartamento di Umbertide. La donna peraltro è stata denunciata a piede libero.
Non era sfuggita infatti ai militari la coincidenza fra gli incontri dei pushers con la clientela e le visite nell’appartamento. Si è cosi deciso di cogliere “con le mani nel sacco” il giovane, di nazionalità tunisina che alle prese con l’ennesimo scambio si è recato presso il suo “deposito” dove ha però trovato ad attenderlo gli uomini del GOA.
L’operazione si è conclusa con l’arresto in flagranza dell'uomo e con il sequestro di 4 chili e mezzo di hashish, valori in contanti per euro 11.330 ed un telefono cellulare.
Le indagini, sono state delegate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Perugia.