Nei loro sms li chiamavano “giacche verdi” e “maglioni neri”: si trattava di partite di marijuana e hashish, e venivano importate dall'Olanda e dalla Svizzera, per poi essere spacciati in Umbria, Valle D'Aosta e nella provincia di Varese. A scoprire il traffico illecito è stata la Guardia di Finanza, che ha poi emesso quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di persone coinvolte a vario titolo nello spaccio. L'attività aveva come punto di snodo la cittadina di Varano Borghi, vicino Varese: la droga veniva poi distribuita in alcuni locali notturni della provincia, e poi inviata anche in Umbria e in Valle D'Aosta. Le indagini coordinate dal pm del capoluogo lombardo Tiziano Masini hanno condotto al sequestro di 24 chili di marijuana, 5 chili di hashish, 30 grammi di cocaina e di 5 chili di un nuovo stupefacente, che dalle analisi risulterebbe composto da anfetamina in polvere utile anche per il confezionamento di circa 120mila pastiglie di ecstasy. A capo dell'organizzazione ci sarebbe un uomo, rifugiatosi in Svizzera, nei confronti del quale è stata chiesta l'estradizione: era lui a coordinare l'acquisto della droga dall'estero e a gestire i contatti dei corrieri.
Ale.Chi.