Mario Draghi col cappello di Zio Sam, quello del celebre manifesto ideato da James Montgomery Flagg per reclutare volontari per l’esercito statunitense durante la prima e la seconda guerra mondiale. Oggi lo utilizzano i comunisti umbri per contestare le politiche del Governo italiano nel sostegno alla Nato, nell’invio di armi all’Ucraina, senza contrastare disoccupazione e aumento dei prezzi. Un manifesto che porta le sigle di tutte le formazioni italiani di ispirazione comunista.
Le Federazioni Umbria e Senese organizzano un presidio di protesta per domenica 22 maggio (dalle 10 alle 12) a Città della Pieve, cittadina dove il premier italiano risiede.
Cacciare Draghi per fermare la guerra, è uno degli slogan dei manifestanti. Che contestano la scelta del Governo italiano di sostenere la Nato e inviare armi in Ucraina, piuttosto che favorire il confronto diplomatico con la Russia.
Contestate anche le sanzioni contro la Russia, che invece, lamenta il Partito comunicata, “stanno peggiorando una situazione interna già critica ed ha soffrire sono le classi popolari, includendoci anche i proprietari di piccole aziende, partite iva ed autonomi, oltre che i lavoratori”.