Terni, la città di San Valentino, patrono degli innamorati, dice sempre più ‘no’ al matrimonio, specie a quello religioso: è uno dei dati che emerge dal dossier preparato dal Servizio statistico di palazzo Spada presentato oggi nella pubblicazione ‘Conoscere Terni 2015’ dove sono riportati gli ultimi dati su popolazione residente, migranti, retribuzioni e anche i nomi più scelti per i neonati.
Popolazione giù – decresce, per la prima volta dal 2000, la popolazione residente nel capoluogo che a inizio anno segna 112.133 persone con una flessione di quasi 1 punto percentuale rispetto all’anno passato (0,8%). A fronte del segno meno, aumenta l’età media con le donne a 46,8 anni (3 anni più della media maschile). Sul fronte degli stranieri il tasso di crescita si è ridotto rispetto al triennio record 2006-2008: in totale sono 12.806 (11,4% della popolazione) in rappresentanza soprattutto di romeni, albanesi e ucraini.
Matrimonio no – calano in picchiata il numero delle coppie che vogliono sposarsi. Nella terra di San Valentino si registra il 40% in meno di cerimonie ci unione civile dall’inizio del millennio; percentuale destinata a salire fino al 60% per i matrimoni religiosi.
Donne meno pagate – sul fronte della dichiarazione dei redditi sono state 78.924 ad averla presentata per un reddito medio di 20.278,63. Ancora ampia la forbice tra il sesso forte e quello gentile: se gli uomini dichiarano in media 24.689,77 euro l’anno, le donne si fermano a 15.718,06. Il reddito medio pro capite di Terni è comunque più alto del 7% rispetto al resto della Regione: dato questo determinato dalla presenza di molto pensionati (1.316 euro per le pensioni di vecchiaia).
Nomi gettonati – di seguito la classifica dei nomi più gettonati per i neonati. I fiocchi rosa sono legati ai nomi di Sofia, Giulia, Sara, Emma, Ginevra e Greta; per i maschietti il più gettonato (sul trend nazionale) resta quello di Francesco seguito da Leonardo, Tommaso, Mattia, Lorenzo e Alessandro.
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