Dossier Legambiente "Mal'Aria", Terni e Perugia presentano criticità su inquinamento - Tuttoggi.info

Dossier Legambiente “Mal’Aria”, Terni e Perugia presentano criticità su inquinamento

Luca Biribanti

Dossier Legambiente “Mal’Aria”, Terni e Perugia presentano criticità su inquinamento

Il capoluogo più 'virtuoso' della conca ternana | Pm10 e Pm2,5 flagellano Terni
Dom, 31/01/2016 - 12:11

Condividi su:


L’Umbria non esce come una regione virtuosa dal dossier “Mal’Aria” di Legambiente, con Terni e Perugia che evidenziano numerose criticità per quanto riguarda le misurazioni dei livelli di pm10, pm2,5, ozono, biossido d’azoto e rumore acustico.

Il rapporto annuale di Legambiente “Mal’Aria” ha evidenziato come l’inquinamento atmosferico sia il principale rischio per la salute dell’ambiente. Secondo un sondaggio, l’inquinamento atmosferico è indicato dal 77% dagli italiani come minaccia per la tutela ambientale, seguito dall’inquinamento industriale e dalla cattiva gestione dei rifiuti.

Nell’ambito della campagna “Pm 10 ti tengo d’occhio”, 90 città sono state monitorate da Legambiente e oltre la metà, 48 per la precisione, hanno superato la soglio dei 35 giorni consentiti per legge nell’anno 2015. Secondo le stime dell’Agenzia ambientale europea pubblicate nel 2015 (nel Report “Air Quality in Europe”), l’Italia per l’anno 2012 ha il triste primato legato alle morti per PM2,5 (circa 59.500) – in linea con i dati dell’anno precedente che ne attribuiva circa 60mila, l’Ozono (3.300) e gli Ossidi di azoto (circa 21.600).

Per ridurre il più possibile il fenomeno dell’inquinamento atmosferico Legambiente ha proposto al Governo un decalogo per incentivare l’educazione al rispetto dell’ambiente da parte dei cittadini.1 ridurre al minimo l’utilizzo delle auto private per spostarsi in città; 2 potenziare la rete ferroviaria; 3 potenziare piste ciclabili; 4 imporre il limite di velocità a 30 Km/h nei centri abitati; 5 aumentare tariffe per le soste e investire il guadano per servizi di trasporto pubblico; 6 fermare i sussidi agli autotrasporti; 7 non consentire la circolazione dei motori diesel in citttà; 8 controllare gli impianti di riscaldamento; 9 ridurre inquinamento industriale; 10 nuovi controlli su emissioni reali della auto.

La maglia nera di superamento di limiti consentiti delle Pm10 va a Frosinone che ha fatto registrare ben 115 giorni consecutivi di sforamento nella centralina di Frosinone Scalo.

In Umbria, Terni detiene il primato con il 22° posto con i 69 giorni consecutivi della centralina “Le Grazie”, mentre Perugia è leggermente più virtuosa, piazzandosi al 47° posto della classifica nazionale con i 36 giorni consecutivi della centralina di Ponte San Giovanni.

Terni è anche presente nella speciale, e non lusingante classifica, delle città che hanno superato per 6 anni su 7, dal 2009 al 2015, il limite di 25 giorni consecutivi di sforamento, mentre Perugia ‘solo’ 3 anni su 7. Entrambe le province umbre, invece, un anno su 3, hanno superato la media del numero di giorni di superamento della media mobile sulle 8 ore di 120 μg/m3 registrata da tutte le centraline presenti sul territorio comunale del capoluogo. I limiti previsti dalla normativa (D.Lgs. 155 del 2010) per le emissioni di ozono troposferico consentono un massimo di 25 giorni di superamento della media mobile.

Se prendiamo invece in considerazione il Pm2,5, il particolato, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la concentrazione massima di riferimento per la tutela della salute umana è di 10 μg/m3, nettamente inferiore rispetto a quella prevista dalla normativa vigente.

Se prendiamo in considerazione questo valore, ben 72 capoluoghi su 76 superano questo limite, e Terni si posizione al 16° posto con 21 come valore medio annuo.

Per quanto riguarda l’ozono la classifica di Legambiente riporta le città in cui è stata superata la media del numero di giorni di superamento della media mobile sulle 8 ore di 120 μg/m3 registrata da tutte le centraline presenti sul territorio comunale del capoluogo. I limiti previsti dalla normativa (D.Lgs. 155 del 2010) per le emissioni di ozono troposferico consentono un massimo di 25 giorni di superamento della media mobile.

Il 33% dei capoluoghi di provincia monitorati (28 su 86) ha superato il limite dei 25 giorni: Terni è al 56° posto con 10 sforamenti, mentre Perugia al 71° posto con 2 sforamenti sulla media del n° di giorni di superamento della media mobile sulle 8 ore di 120 μg/m3 registrato da tutte le centraline presenti sul territorio comunale.

Per quanto riguarda il biossido d’azoto (NO2), Perugia risulta la città con le maggiori criticità, avendo superato il limite da 4 a 6 anni su 9 considerati, ma Terni la precede nella classifica nazionale di una posizione; Terni si piazza infatti al 65° posto, mentre Perugia al 66°. Il biossido di azoto è un parametro utile a stimare la diffusione dell’inquinamento nell’intera città in quanto si prende in considerazione la media dei valori medi annuali registrati di tutte le centraline urbane, sia di traffico e che di fondo. I limiti stabiliti nel D.Lgs. 155 del 2010 prevedono, per il biossido di azoto, una concentrazione media annua massima di 40 μg/m3 ed un valore medio orario di 200 μg/m3 che non deve essere superato per più di 18 giorni all’anno.

Un altro interessante spunto di riflessione del dossier di Legambiente è suggerito dal rapporto sul rumore ambientale, cioè i suoni indesiderati o nocivi in ambiente esterno prodotti dalle attività umane, compreso il rumore emesso da mezzi di trasporto, dovuto al traffico veicolare, al traffico ferroviario, al traffico aereo e proveniente da siti di attività industriali (Direttiva 2002/49/CE). Il bilancio regionale dell’Umbria, sui comuni che hanno istituito una relazione sullo stato dell’inquinamento acustico, è definito mediocre dallo studio di Legambiente in quanto su 92 comuni, 28 anno approvato la classficazione (il 30%), 1 solo comune ha effettuato una relazione sullo stato acustico, mentre 0 hanno avviato piani di risanamento.

ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!