Altrocioccolato riparte dopo 2 anni di stop e torna ancora a Città di Castello. La nuova edizione si terrà dal 21 al 23 ottobre prossimi. La tre giorni di grande festa, con al centro il mondo del cacao e del cioccolato equo e solidale, abbraccerà anche le più ampie tematiche della sostenibilità ambientale, con un focus particolare su cambiamento climatico e stili di vita e di consumo più sostenibili.
Una proposta, quella dell’Associazione Umbria Equosolidale, non solo gastronomica ma anche e soprattutto culturale, rivolta a grandi e bambini, che intende quest’anno informare e sensibilizzare il grande pubblico su modalità e soluzioni possibili per affrontare, in un’ottica di sostenibilità e umanità, un presente e un futuro di grandi cambiamenti. Così, fra un assaggio di ottimo cioccolato artigianale e uno di street food a Km zero e bio, nelle piazze di Città di Castello si parlerà anche di cambiamento climatico e salvaguardia del territorio, di mutualismo e filiere solidali e locali del cibo, anche tramite linguaggi diversi e originali.
La manifestazione sarà divisa in 4 aree tematiche all’interno del centro storico tifernate: piazza Matteotti ospiterà come di consueto il mercato dei cioccolatieri e le botteghe equo solidali umbre con i prodotti delle principali centrali italiane di importazione del Commercio Equo; in largo Gildoni ci sarà lo street food Km 0 e il palco dedicato a spettacoli ed eventi musicali (per tutto il weekend); Piazza Fanti sarà invece dedicata ai laboratori per bambini e in piazza Gabriotti troverà spazio l’artigianato etico e il mercato / street food dei produttori dell’economia solidale locale. Convegni, incontri, dibattiti, mostre e proposte interattive saranno invece disseminati in diverse location del centro storico.
Come spiega Massimo Luciani, presidente di Umbria Equosolidale “Altrocioccolato rappresenta un momento unico nel panorama culturale e sociale regionale e nazionale, perché parla di cibo ma al tempo stesso di pianeta, convivenza, diversità, rispetto ed equità. Umbria Equosolidale e le botteghe umbre portano avanti questo progetto culturale con al centro modelli economici e sociali sostenibili e continueremo a farlo (con difficoltà) anche senza il sostegno della Regione Umbria, che ha deciso (in controtendenza a quello che accade in altri territori italiani) di non sostenere progetti e manifestazioni legate al mondo equo e solidale, non rifinanziando una sua stessa legge regionale”.
La musica e l’arte di strada daranno, come ogni anno, il loro colorato contributo all’atmosfera di festa che si respirerà nelle piazze della città, con performance e generi sonori variegati eseguiti da artisti locali e nazionali, portatori anche di messaggi importanti, come quello della campagna “Music Declares Emergency”, attraverso la quale arte e intrattenimento a basso impatto cercano di richiamare l’attenzione di governi e istituzioni sui temi dell’emergenza climatica.