Acquista sempre più i contorni di un dramma della solitudine la vicenda dell’anziana trovata morta nella sua abitazione di Borgo XX Giugno. La 91enne, scoperta senza vita nel bagno della casa dai carabinieri allertati dai vicini che sentivano un odore nauseabondo, secondo i primi rilievi sarebbe molta da molti giorni, forse da un paio di settimane, visto l’avanzato stato di decomposizione del corpo.
Giorni in cui il figlio 60enne, a lei molto legato, avrebbe continuato a vivere nell’appartamento, lavorando ogni giorni nell’edicola situata proprio accanto alla stanza dove si trovava il corpo della madre. I vicini raccontano che i due erano molto legati, ma che conducevano una vita riservata, evitando di frequentare altre persone.
Dal primo esame effettuato sul corpo della donna il decesso sembrerebbe attribuibile a cause naturali e non ad un trauma. L’ipotesi più accreditata è che il figlio, sotto choc, non abbia voluto accettare la morte della madre. L’uomo, che all’arrivo dei carabinieri era al lavoro nell’edicola, non ha saputo fornire spiegazioni. Vista la situazione, nei suoi confronti è stato disposto il ricovero nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Perugia.