Siamo in Umbria terra che racchiude tesori artistici, naturali ed enogastronomici dal valore inestimabile. Il turismo è attirato nel cuore verde d’Italia per diversi motivi, c’è chi, appassionato di strade verdi, la percorre in lungo e largo a piedi o in mountain bike, chi, affascinato dall’arte, visita i siti storici e quelli patrimonio UNESCO e chi, perso nella cultura enogastronomica, fa tappa nei tanti ristoranti dei piccoli e grandi centri alla scoperta di ricette gustose. In Umbria ogni periodo dell’anno ha le sue pietanze e la Pasqua, così come il Natale, è sicuramente il momento dell’anno più fecondo quanto a ricette di dolci.
Ciascuna area della regione ha una dolce tipico, la Ciaramicola di Perugia, ad esempio, è una sorta di pizza alta rosata all’interno, grazie all’impiego dell’alchermes, ricoperta di meringa e zuccherini. Pare che proprio in questo periodo dell’anno le ragazze preparassero la Ciaramicola per i fidanzati evocando i colori della città di Perugia, il bianco e il rosso, e i suoi quartieri tramite gli avvallamenti dovuti alla lievitazione.
Nel Ternano e nello Spoletino va per la maggiore la pizza dolce da mangiare la mattina di Pasqua, a seconda dei gusti con il cioccolato o con il salame. Alta e morbida, per altro di non difficile realizzazione, questa torta è diffusa in tutta la Regione e spesso affianca, o sostituisce, un altro classico del periodo, la pizza al formaggio regina delle luculliane colazioni pasquali. La pizza dolce è considerata una valida alternativa alla Colomba che però rimane il dolce pasquale più rappresentativo della cultura Italiana. Illimitate le varianti diffuse anche in Umbria grazie a forni e pastifici che alla ricetta classica, con glassatura alle mandorle, propongono ripieni liquorosi, coperture al cioccolato o farciture di confettura.
Per saperne di più sulla realizzazione di una Ciaramicola e una Torta di Pasqua tradizionali, in special modo se non si è troppo pratici, è bene seguire i consigli di un esperto. Di seguito le ricette del pasticcere