Il Sindaco di Norcia, Nicola Alemanno ha preso parte come membro Anci della cabina di coordinamento sisma al tavolo tecnico convocato a Palazzo Chigi dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri On. Riccardo Fraccaro che si è è svolto nel tardo pomeriggio di giovedì. All’incontro ha preso parte il Vice Ministro dell’Interno, Sen. Vito Crimi.
Oggetto della riunione le proposte emendative dell’ANCI al Disegno di legge “Conversione in legge del decreto-legge 24 ottobre 2019, n. 123, recante disposizioni urgenti per l’accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici”.
L’ incontro, per alcuni temi, ha registrato progressi rispetto alla prossima conversione in legge del DL sisma, mentre per altri resta ancora del lavoro da fare nei prossimi giorni in termini di verifica e confronto con i ministeri competenti (il decreto sisma è un decreto omnibus e molte sono le competenze in gioco).
“La Commissione Ambiente della Camera ha terminato il proprio lavoro. Restano ancora da definire molti aspetti di dettaglio legati alla ricostruzione privata, alla ricostruzione pubblica e al sostegno alle imprese” ha commentato il Sindaco di Norcia, Nicola Alemanno all’uscita della riunione nella tarda serata di giovedì. Per quanto riguarda la ricostruzione privata il Ministero de Beni Culturali (MiBACT) ha elaborato un’ ipotesi di soluzione, per quanto riguarda gli edifici che dovranno essere demoliti e ricostruiti, “che a noi è sembrata molto articolata e complessa per la sua realizzazione ma che risolverebbe in buona parte il tema della sagoma degli edifici. Per un più compiuto giudizio attendiamo di leggere il testo”.
Tale soluzione è legata alla individuazione di alcune aree nei comuni più colpiti, all’interno delle quali sarà possibile agire anche in deroga agli strumenti urbanistici, risolvendo il tema della conformità urbanistica e modificando la sagoma laddove ricorrano ragioni di sicurezza in senso lato.
Per la ricostruzione pubblica è stata ribadita la necessità di correggere lo ‘Sbloccacantieri’, che non consente ai comuni del cratere di derogare alle centrali uniche di committenza.
È stato invece approvato l’ emendamento attraverso il quale si riconosce per gli incarichi professionali sotto soglia di affidare l’ offerta a maggior ribasso, con il ‘taglio delle ali’.
Inoltre sono stati prorogati ancora per un anno i mutui dei Comuni ma non è stato ancora risolto il problema dei contratti a tempo determinato (sono in corso verifiche con la Funzione Pubblica).
Riguardo alle scuole è stato riconosciuto e approvato l’ emendamento che consente ai comuni di delocalizzare le scuole dei centri storici mantenendo la destinazione delle aree dove sorgevano per finalità pubbliche ed infine sono state riconosciute come parte integrante della superficie ai fini del calcolo parametrico, anche parte di quelle superfici degli edifici con murature di grandi dimensioni che saranno demoliti e ricostruiti.
“Resta ancora molta strada da fare dunque ma il metodo e l’attenzione riservata, specie ai comuni più piccoli e più colpiti, lasciano sperare che insieme alle misure in finanziaria, il pacchetto di misure che si stanno varando, possa davvero trovare la soluzione se non a tutti, a molti degli aspetti da ogni parte rappresentati – dice Alemanno -. Bisognerà comunque attendere il testo definitivo per esprimere un circostanziato giudizio di merito e soprattutto comprendere quante e quali le risorse economiche messe in campo senza le quali le buone intenzioni resteranno tali” ha concluso.