La Lega Umbria fa quadrato a difesa del decreto sicurezza voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini e attacca la governatrice umbra Catiuscia Marini, che insieme alla Giunta ha deciso di ricorrere alla Corte Costituzionale.
Immigrati, la Regione Umbria ricorre contro il dl sicurezza voluto da Salvini
Con una nota congiunta, il del deputato umbro Riccardo Augusto Marchetti, i consiglieri regionali Emanuele Fiorini e Valerio Mancini, il segretario regionale Virginio Caparvi, i senatori Luca Briziarelli, Simone Pillon e Donatella Tesei ringraziano i sindaci di Terni, leonardo Latini, e di Umbertide, Luca Carizia, per essersi dimostrati sin da subito disponibili ad accogliere, nel loro ambito di competenza, le linee guida e le disposizioni contenute nel decreto sicurezza. Che gli esponenti umbro della Lega difendono: “Grazie all’applicazione del decreto sicurezza – spiegano – riusciremo a garantire un sistema più efficiente e oculato di gestione dell’accoglienza degli immigrati. Ospitare solo chi ne ha diritto e chi rispetta le regole: questo sarà il principio che prevarrà in Italia, in Umbria, così come a Terni e Umbertide. Inoltre, potremo rimpatriare chi commette reati gravi, assumere agenti di polizia, ottenere maggiori strumenti per combattere la mafia e il terrorismo“.
Sicurezza, Salvini: “Voglio vedere quanti umbri aspettano una casa popolare”
E poi, l’attacco al Pd e alla Regione, che ha annunciato una legge ombrello a tutela degli immigrati regolari presenti in Umbria: “Tutto questo, tuttavia, sembra non piacere al Pd e alla sinistra. Leggiamo increduli, ma non sorpresi, le dichiarazioni delle ultime ore di esponenti regionali del partito, in particolare della governatrice Marini e del neoeletto segretario regionale Bocci che vanno in netta controtendenza sia con il buonsenso che con le istanze dei cittadini umbri. A quanto sembra, la Giunta regionale di centrosinistra farà ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto sicurezza di Salvini e si prepara a emanare una legge per la ‘tutela degli immigrati’. Ennesima scelta impopolare di un Pd che arriva addirittura a deludere e tradire i propri elettori. Come si può pensare prima agli immigrati – affermano gli esponenti leghisti – quando nella nostra regione ci sono liste di attesa infinite per prestazioni sanitarie, terremotati che stanno passando il loro terzo inverno nei container, discariche che scoppiano di rifiuti, disoccupazione, insicurezza, infrastrutture e trasporti pubblici carenti? Vogliamo chiedere alla Marini, tra l’altro, rilanciando l’interrogativo fatto dal ministro Salvini: quanti sono gli umbri che aspettano una casa popolare? Per una volta e dopo tanti anni il Governo sta offrendo a regioni e comuni la possibilità di risparmiare sui costi dell’immigrazione e destinare risorse alle problematiche locali, ma il Pd cosa fa? Difende e tutela gli immigrati, quelli irregolari, poi, perché chi rispetta le regole e ha il diritto di stare in Italia verrà accolto da questo Governo. Altra occasione persa dal centrosinistra per stare zitto. Per fortuna – concludono – il 2020 e le elezioni regionali sono vicine”.