“L’incontro con l’azienda non ha prodotto sostanziali avanzamenti nello stato della trattativa sulla neonata Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia”. È quanto avevano reso noto in una nota congiunta le segreterie regionali dell’Umbria di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Fast-FerroVie, Orsa Ferrovie e Ugl-Af, proclamando al contempo uno sciopero di 8 ore del trasporto ferroviario regionale per lunedì 23 maggio dalle ore 9.01 alle ore 16.59. Secondo i dati forniti a TuttOggi.info, ha aderito allo sciopero l’80 per cento circa del personale di bordo e il 90 per cento circa del personale di macchina. “Un’affluenza altissima – afferma a TO® Gianni Martifagni di Fit-Cisl – nonostante sia il quinto sciopero dall’inizio dell’anno a cui aderiamo: ringrazio dunque per l’impegno e la risposta. Chiaro appare il segnale di come siamo tutti uniti per avere il diritto di autonomia: gli orari sono ancora in fase di costituzione, mancano le persone per operare e ad oggi altre 10-12 sono in trasloco temporaneo. Auspichiamo che la soluzione per l’Umbria arrivi presto”.
“La Divisione Regionale del Trasporto Umbria, con un accordo del 23 dicembre 2010 e dopo il distacco dalle Marche – ci dicono le segreterie – è autonoma, ma tale accordo tra l’azienda Trenitalia e l’Umbria non è stato rispettato per il fabbisogno del personale, per il materiale rotabile e per gli orari dei treni. Oggi ci sarà un nuovo incontro tra l’azienda e i sindacati anche per evitare uno sciopero di 24 ore”.
I sindacati chiedono:
• Il completamento della struttura della divisione regionale con l’individuazione e la formazione di un turnista
• Garanzie occupazionali certe, completamento degli organici
• Il rispetto degli accordi precedentemente sottoscritti
“Solo risolvendo tali questioni sarà possibile, alla luce degli accordi presi tra la presidenza della Regione e la dirigenza di Trenitalia, che la divisione regionale diventi una realtà produttiva funzionale ad un progetto di sviluppo delle attività di trasporto anziché un mero traguardo politico senza prospettive”.
(Elisa Panetto)