Discarica di Pietramelina, Gesenu avvia la chiusura - Tuttoggi.info

Discarica di Pietramelina, Gesenu avvia la chiusura

Alessia Chiriatti

Discarica di Pietramelina, Gesenu avvia la chiusura

Prima lo smaltimento del secondo lotto / Poi il ripristino ambientale
Mer, 14/05/2014 - 15:42

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Torna a far parlare di sè la discarica di Pietramelina, per la quale i comitati che ne propongono la chiusura si erano riuniti la scorsa settimana in provincia per discutere sul da farsi. Una discarica, la cui attività ebbe inizio nel 1984, per la quale a settembre del 2013, con una delibera della Giunta comunale, era stata disposta la cessazione dell’’attività di conferimento dei rifiuti ed il contestuale avvio della fase di chiusura dell’’impianto. Ma per i comitati bisognerebbe passare alla formula “rifiuti zero”, perchè l’inceneritore o altre forme di smaltimento garantirebbero una più facile infiltrazione mafiosa.

La struttura – Due i lotti distinti al suo interno: il primo, di circa 12 ettari nella zona inferiore, nel 2006 è stato chiuso ed interamente ricoperto da teli plastici che impediscono il dilavamento della massa di rifiuti. Il lotto viene costantemente controllato e monitorato dal gestore, per verificare il rispetto dei diversi parametri ambientali. Il secondo lotto, di circa 6 ettari nella zona superiore, è stato realizzato a partire dal 2006 ed è stato chiuso nell’8 agosto 2013, data in cui sono definitivamente cessati i conferimenti dei rifiuti.

La gestione – A partire dalla stessa data Gesenu, gestore della discarica, ha avviato la fase di chiusura dell’’impianto che, in base a quanto previsto dalla Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) rilasciata dalla Provincia nel 2008, dovrà avvenire in due fasi successive. La prima fase interesserà prevalentemente il secondo lotto che, dopo un rimodellamento superficiale, verrà coperto da teli in polietilene a bassa densità, caratterizzati da una elevata resistenza nei confronti delle soluzioni chimiche ed analoghi a quelli che già ricoprono il primo lotto. Tale copertura provvisoria avrà una durata di 12-18 mesi e, pur garantendo l’’isolamento totale, consentirà alla massa di rifiuti di subire quei fenomeni di assestamento che avvengono in modo naturale a seguito della degradazione dei rifiuti biodegradabili e della formazione di biogas. Al termine di tale periodo si avvierà la seconda fase che comporterà la copertura definitiva dell’’intera discarica con una serie di strati successivi costituiti da materiali diversi di cui l’’ultimo formato da terreno vegetale; tale copertura avrà uno spessore complessivo superiore ai 2 metri e sarà in grado di garantire l’’isolamento totale della discarica riducendo al minimo sia le infiltrazioni d’’acqua che i fenomeni erosivi. Una volta completata la copertura definitiva, verrà infine avviata la fase di ripristino ambientale che comporterà prima la semina di specie erbacee adatte a realizzare una copertura prativa e poi la messa a dimora di macchie miste di specie arbustive in grado di rinaturalizzare l’’intera area.

Il rimodellamento – Rispetto a questo programma Gesenu ha ad oggi ultimato gli interventi di rimodellamento della superficie del lotto e definito le soluzioni tecniche finalizzate alla stesura dei teli di copertura e riguardanti in particolare la tipologia di ancoraggio dei teli ed il sistema di deflusso delle acque meteoriche. A partire dall’’8 agosto 2013 i movimenti di mezzi in ingresso a Pietramelina riguardano i conferimenti all’’impianto di compostaggio delle matrici organiche provenienti dai Comuni e del verde e del terreno necessario per le operazioni di rimodellamento della discarica, mentre i movimenti in uscita riguardano gli smaltimenti dei rifiuti derivanti la gestione del polo, essenzialmente scarti e percolato, ed i trasporti del compost finito.

Nell’’ambito dei progetti di miglioramento dell’’impianto di Pietramelina, è stata prevista l’’opportunità di inserire, in entrata all’’attuale impianto di compostaggio, una sezione di digestione anaerobica in grado di ottimizzazione il trattamento della frazione organica, con contestuale recupero del biogas prodotto dalla stessa. Ad oggi questo intervento risulta ancora in una fase prettamente progettuale.

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