A seguito delle notizie, diffuse in questi giorni dai media, sull’aumento di richieste all'estero (Stati Uniti e Svizzera) per effettuare inseminazioni artificiali e adozioni, anche da parte di coppie gay, la senatrice del PdL Ada Urbani, che aderisce alle tesi espresse anche dal Forum della Famiglie, ha dichiarato: “La legge italiana sulle adozioni mette al primo posto l’individuazione del miglior bene possibile per il bambino e non il desiderio della coppia. Avere un figlio non è un ‘diritto’. Il bambino ha bisogno, per una evoluzione psicologica equilibrata, di una figura maschile e una figura femminile, cosa che una coppia omosessuale non può garantire. Sono dunque perfettamente in sintonia con quanto espresso dal presidente dell’Associazione Scienza e Vita – ha continuato la senatrice Urbani – quando dice che a volte potremmo essere di fronte addirittura a veri business, dove la vita di un bambino viene ridotta a merce. Chi pensa che qui siano in gioco i diritti dei gay dimentica del tutto i diritti dei bambini. Diritti che non smetterò di tutelare”.