Non si è fatta attendere molto la replica riguardante la questione sollevata dal consigliere comunale Francesco Gagliardi, relativa alla presunta ed errata erogazione di premi di produttività ad una dipendente, secondo le dichiarazioni di quest’ultima.
” ‘Molto rumore per nulla’ – dichiarano il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati e l’assessore al Personale Lorena Anastasi – potrebbe essere il titolo shakespeariano di questa vicenda, se non fosse invece drammatico il modo con cui si perde tempo ad alzare ‘polveroni’ su casi inesistenti, quando ci sono problemi più gravi e reali da affrontare, e si tenti costantemente e in malafede di deformare, manipolare e mettere sotto accusa la pubblica Amministrazione”.
“La vicenda della dipendente che ha sollevato il caso, subito cavalcato dal consigliere Gagliardi che ha preso un grande abbaglio e ha scritto ben due interrogazioni sul caso, è priva di qualunque fondamento. La somma a cui fa riferimento la dipendente di 146,69 euro lordi, riguarda la produttività di obiettivi e lavori svolti nel corso del 2014 e non nel 2015 come viene erroneamente affermato. Ma il consigliere comunale, che svolge un ruolo pubblico, non dovrebbe essere più accorto e verificare l’attendibilità e la veridicità di quanto dichiarato? La somma di 146,69 euro si riferisce alla realizzazione degli obiettivi 2014 del Servizio di Polizia Municipale, al cui interno ricade il Commercio, e che la dipendente ha contribuito a conseguire in base ai compiti adeguati al livello di categoria B a cui la stessa appartiene, nel suo caso, essenzialmente rilevazione di dati utilizzati al fine della elaborazione dello studio complessivo “QSV” quale centro commerciale naturale.
“Tale lavoro svolto è stato valutato dal responsabile nella misura ritenuta congrua, cioè 146,69 euro lordi. Questi i fatti e gli atti – conclude la nota di Stirati e Anastasi – nella totale e assoluta trasparenza e nella corretta procedura seguita dall’Amministrazione, con l’auspicio di elevare il livello del confronto per cause più valide, nell’interesse della collettività”.