Tornano i dinosauri a Gubbio e stavolta con ben due mostre, “Extinction” e “Godzilland: dal Mondo Perduto a Jurassik Park”. Presentate questa mattina all’ex Monastero di San Benedetto, entrambe le “giurassiche” esposizioni, promosse e organizzate da Comune e Geomodel di Mauro Scaggiante, saranno aperte al pubblico, in anteprima, da domani (sabato 1 aprile) e fino al 1 ottobre.
“E’ un grande evento di valenza scientifica, culturale e di forte attrattiva turistica – ha esordito il sindaco Filippo Mario Stirati – che torna ad accendere i riflettori sul rapporto tra la città di Gubbio e l’estinzione dei dinosauri. Con queste due grandi mostre riportiamo l’attenzione anche sull’ex Monastero di San Benedetto, location vocata alla divulgazione scientifica, collegato ad un contesto di straordinaria attrattiva, quale la Gola del Bottaccione, che rappresenta una storia unica, per i rilevanti sedimenti di iridio che testimoniano la caduta di un meteorite sulla terra, e che secondo l’affascinante teoria sull’estinzione dei dinosauri, formulata dal geologo americano Walter Alvarez, ci collega direttamente al mistero della loro fine, avvenuta 66 milioni di anni fa”.
E’ stato sviluppato un percorso museale ed espositivo, capace di valorizzare questo affascinante racconto e il luogo che lo rappresenta, con molteplici attrattive dal punto di vista geologico, paesaggistico, culturale, naturalistico
“L’antico Complesso di San Benedetto – ha aggiunto il sindaco – ospita già dal 2009 il museo-laboratorio multimediale ‘Gola del Bottaccione-Archivio della Terra’ con la Quadrisfera di Paco Lanciano, e illustra le particolarità geologiche delle rocce alle porte di Gubbio. Itinerari scientifici e tesori architettonici arricchiscono il percorso espositivo con escursioni e passeggiate sui luoghi della storica scoperta, che includono anche la città, con una camminata che risale la Gola e si completa con il percorso sull’acquedotto medievale, che insieme al Cai, sarà inaugurato a fine aprile, fino ad arrivare alla parte alta della città. La capacità di dare un taglio divulgativo alle mostre, pur nel rigore scientifico, garantisce una sicura presa sul grande pubblico, sulle famiglie, sulle scuole e sui visitatori in genere, trovando un comune denominatore nell’attrattiva per una delle pagine più affascinanti e misteriose della nostra preistoria”.
L’assessore alla Cultura Augusto Ancillotti ha ringraziato tutti coloro che, a vario titolo, hanno collaborato alla riuscita dell’evento, che rappresenta “un’anteprima di un pieno allestimento che sarà ultimato in ottobre. Abbiamo voluto bruciare i tempi per essere pronti a promuovere l’appuntamento, rivolto a tutti ma in particolare a un target familiare ed è un ottimo veicolo per promuover il ‘brand’ Gubbio”.
La paleontologa Stefania Nosotti, curatrice di “Extinction”, ha illustrato i contenuti del progetto, nato dal gruppo di lavoro ‘Dinosauri in carne e ossa’, costituitosi nel 2011, e ha dichiarato che “non esiste un luogo più indicato di Gubbio per una mostra sui dinosauri, proprio per la conformazione geologica della Gola del Bottaccione. La mostra ‘Extinction’ racconta le varie teorie sull’estinzione ed esplora il tempo profondo dei dinosauri, fino al racconto degli ultimi esemplari con il Tyrannosaurus rex, il ‘re’ dei rettili tiranni, fino ai discendenti dai dinosauri aviani che sono ancora tra noi, come gli uccelli e i domestici polli”.
Fabrizio Modina, creativo multimediale, docente di fashion design, e curatore di “Godzil-Land”, ha invece realizzato un excursus, ben illustrato in una sezione della mostra, su quanto i dinosauri facciano ancora parte della pop culture dei nostri giorni, diventando spesso protagonisti di film e libri che appassionano tante generazioni.