E’ ormai guerra aperta tra il Partito Democratico di Città di Castello e l’ex capogruppo Gaetano Zucchini. Quest’ultimo, infatti, è tornato a ribadire i motivi delle sue dimissioni all’indomani delle dichiarazioni fatte dalla segreteria tifernate, che ha giudicato la mossa del consigliere “una scelta politica sbagliata e presa in piena autonomia” oltre che “non condivisa all’interno degli organi politici ed istituzionali di riferimento“.
“Le parole della segreteria locale del Pd sono molto gravi perché ipocrite – ha tuonato Zucchini – Ho deciso di dimettermi da capogruppo e di lasciare il gruppo consiliare dopo discussioni, incontri, riunioni e fatti precisi. Altro che motivi personali!“. Poi Zucchini ha esposto la sua verità: “Alcuni membri del gruppo e della giunta mi hanno, negli ultimi tempi, ripetutamente accusato, invocando una discontinuità, di non sostenere lealmente sindaco, giunta e maggioranza“.
In questi anni ho sempre cercato di dare una mano alla coesione di gruppo e maggioranza. Complice anche il mio carattere e la mia fiducia nei valori fondanti del Pd mi sono sempre impegnato per unire e non dividere, e a interpretare il mio mandato con spirito di servizio e lealtà nelle istituzioni, per amore della mia città, prendendo le distanze da aspirazioni politiche personali, che sembrano invece pervadere ed agitare altri
“Per questo ho detto basta – ha concluso l’attuale membro del Gruppo Misto – L’ho fatto con il mio stile, senza urlare e con senso di responsabilità. Far passare questa sofferta decisione come ‘fatto personale’ è ipocrita e inaccettabile”.