Aggiornamento alle ore 17.50 – Si è appena chiusa la lunga seduta del Consiglio regionale dell’Umbria convocata per discutere delle dimissioni della presidente della Giunta Catiuscia Marini. Seduta finita, come previsto, con la votazione che ha ufficializzato il rinvio della discussione. Sono stati 11 i voti favorevoli (quelli della maggioranza) e 8 i contrari. L’Assemblea legislativa dell’Umbria verrà riconvocata – ha spiegato la presidente Donatella Porzi – o il pomeriggio del 17 maggio o la mattina del 18 maggio non essendo disponibili altre date per vari motivi.
Aggiornamento delle ore 17.05 – Il capogruppo del Pd, Gianfranco Chiacchieroni, dopo la presentazione della mozione della maggioranza per il respingimento delle dimissioni di Catiuscia Marini ha chiesto un rinvio. La mozione si voterà dunque entro il 18 maggio. Dal voto, in caso di respingimento delle dimissioni, Marini avrà 15 giorni di tempo per confermarle o ritirarle.
Aggiornamento ore 16.15 – I temporeggiatori (definiti anche “i più attaccati alla poltrona”, a seconda dei punti di vista) sono parzialmente riusciti nel loro intento. Le dimissioni di Catiuscia Marini restano infatti congelate fino al 18 maggio. Entro tale data, infatti, sarà votata la mozione con cui i gruppi di maggioranza (Pd, Socialisti, Articolo 1 e Liberi e forti) invitano Catiuscia Marini a recedere dalle dimissioni.
A quel punto, qualora il documento venisse approvato, Marini avrebbe 15 giorni di tempo per confermare le proprie dimissioni. E si potrebbe andare, dunque, oltre quel 26 maggio che il Pd (almeno il gruppo Pd, ma non il partito regionale né tanto meno nazionale, vorrebbero traguardare). Un rinvio motivato con il fatto di dare modo di analizzare il documento letto dalla Marini. Anche perché al momento, con Barberini assente e Marini che non può votare un provvedimento che la riguarda, un eventuale voto sarebbe a rischio ed a quel punto la presidente ed il Consiglio decadrebbero immediatamente.
Aggiornamento alle ore 13.20 – E’ durato mezzora l’intervento in aula della presidente dimissionaria della Regione Umbria Catiuscia Marini. Un lungo intervento in alcuni momenti interrotto dalla commozione e dalle lacrime. Come quando ha ricordato le due dipendenti dell’Ente Margherita Peccati e Daniela Crispolti uccise il 6 marzo 2013. O i momenti di angoscia per il terremoto di Norcia, quando si temeva potessero esserci vittime sotto le macerie.
Ma è stato un intervento durante il quale – rivendicando la bontà della sanità in Umbria ed avendo parole di elogio per il ministro della Salute Giulia Grillo – la Marini non ha risparmiato critiche alle forze di maggioranza. Agli alleati così come al Partito democratico: “Non si prendono scorciatoie” ha detto tra l’altro, invitando il Pd ad essere riformista e garantista. Ed ovviamente critiche non sono mandate alle opposizioni, al garantismo a livello nazionale a cui fanno da contraltare le strumentazioni politiche a livello regionale.
La presidente dimissionaria ha voluto poi distinguere l’inchiesta giudiziaria dalla questione politica. “Voglio uscire a testa alta da questa vicenda” ha detto, ricordando che “il tempo della giustizia è diverso da quello politico-istituzionale”. A fine intervento, dall’aula di palazzo Cesaroni gremita di politici, giornalisti e curiosi è partito anche un applauso, subito interrotto dalla presidente dell’Assemblea, Porzi (non è consentito). Quindi la seduta è stata sospesa, con una nuova riunione dei capigruppo in corso.
Aggiornamento alle ore 12.38 – E’ iniziata da una decina di minuti la seduta del Consiglio regionale sulle dimissioni della governatrice Catiuscia Marini. Ed è a lei che ha subito dato la parola la presidente dell’Assemblea legislativa umbra Porzi. Nel suo intervento la presidente dimissionaria ha ribadito più volte di voler dare in questo modo un contributo di “chiarezza e trasparenza” e per “sgombrare il campo da ogni strumentalità politica”.
Qui la diretta video della seduta:
https://www.youtube.com/channel/UCPDMep0aleov5DpTwArHIBA/live
Aggiornamento alle ore 12 – Non è ancora iniziata la seduta del Consiglio regionale chiamata a discutere sulle dimissioni della presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini. Governatrice dimissionaria che attualmente è a confronto con i gruppi consiliari della maggioranza, anche per illustrare loro il contenuto del suo intervento, che fino a questa mattina non era a loro conoscenza.
Colpo di scena questa mattina a palazzo Cesaroni dove per le 11 era convocata la seduta del Consiglio regionale chiamata a confermare o respingere le dimissioni della presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini dopo l’inchiesta sulla sanità che vede oltre 40 persone indagate tra cui lei stessa.
A sorpresa, infatti, la governatrice dimissionaria è arrivata in Regione poco dopo le 11: negli ultimi giorni era emerso invece come avrebbe affidato il suo discorso ad una lettera scritta insieme al suo avvocato e che sarebbe stata letta dalla presidente dell’Assemblea legislativa Donatella Porzi.
Dimissioni Marini: la lettera e la melina elettorale
Cambio di programma inaspettato, quindi, mentre è ancora in corso la riunione dei capigruppo per decidere in merito alla votazione sulle dimissioni. Si va comunque verso la procedura del voto segreto.
(Sara Fratepietro e Massimo Sbardella)