Terni

Dimissioni Bandecchi, Corridore “AP chiede il ritiro” | Opposizioni all’attacco

Dopo le clamorose dimissioni del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, nella mattina di oggi 10 febbraio, il vicesindaco, Riccardo Corridore, ha parlato in conferenza stampa per far chiarezza su alcuni aspetti della decisione del patron di Unicusano (che sarà invece presente al prossimo consiglio comunale, lunedì).

A spiegare le motivazioni delle motivazioni era stato lo stesso sindaco che, a Tuttoggi, aveva chiaramente dichiarato che esiste un problema locale a livello di comportamento di alcuni uomini di Alternativa Popolare, troppo legati a poltrone e personalismi piuttosto che allo spirito di servizio per il bene pubblico.

AP ha sottoscritto un documento nel quale si chiede a Bandecchi il ritiro delle dimissioni: “Auspichiamo, a fronte del documento, una riflessione da parte del sindaco a cui chiederemo di tornare sui suoi passi. Vedremo quale sarà la sua reazione e le sue determinazioni” – ha spiegato Corridore.

Dimissioni Bandecchi, il vicesindaco Corridore “Documento con cui chiediamo il ritiro”

Bandecchi ha sostanzialmente ottenuto quello che voleva, cioè una profonda riflessione all’interno del suo partito sulle modalità di gestione dell’amministrazione pubblica: nella serata di ieri, venerdì 9 febbraio, la maggioranza di Palazzo Spada si è ritirata in un’ampia discussione, per poi produrre un documento, sottoscritto anche dal presidente nazionale di AP, Paolo Alli, con il quale si chiede il ritiro delle dimissioni del sindaco di Terni. “Non c’è nessuna faida – ha sottolineato Corridore nell’ambito della conferenza stampa – ma sono sorti quei sintomi che sono stati il male dei partiti politici: sono nate beghe, contrapposizioni e molti hanno perso di vista l’idea iniziale. Non ci sono imputati, ma è venuto meno quell’elemento che ci distingue da tutti gli altri”.

“Un passo indietro”

“Facciamo un passo indietro – ha specificato ancora Corridore – a quando Alternativa Popolare, che già esisteva a livello nazionale, si è costituita a Terni nel novembre 2022 con una visione diversa della politica e una visione diversa della gestione del potere, visto anche che le precedenti amministrazioni avevano il comune denominatore quello del sistema, celato dal colore politico. Noi abbiamo dato la priorità all’ascolto delle persone, tra la gente. Vedremo come il sindaco recepirà il nostro documento e quale sarà la sua reazione”.

Opposizioni all’attacco

La conferenza di sabato non poteva non scatenare la presa di posizione delle opposizioni. A partire dal Partito democratico. “Secondo il vicesindaco Corridore, – evidenzia la segreteria del Pd ternano – la causa di questa crisi in maggioranza sarebbe “la perdita di quel quid che li ha portati a governare”. Tralasciando il fatto, pur sconcertante, che questo sarebbe successo in una manciata di mesi, perciò non si capisce come pensassero di terminare una legislatura di cinque anni, come Partito Democratico riteniamo inaccettabile che un problema politico interno alla maggioranza, che ha numeri enormi in Consiglio, blocchi l’amministrazione cittadina. Non interessa ai cittadini ternani che lui o altri mandino letterine distensive a Stefano Banchecchi, che, speriamo, confermi le proprie dimissioni. I problemi della città gli hanno causato problemi interni? Si tolga di mezzo alla svelta, questa ciurma inadeguata e incapace, restituendo subito la dignità, e poi gli spazi del dibattito democratico a Terni”.

Sono invece Thomas De Luca (coordinatore regionale), Fabio Moscioni (coordinatore provinciale), Claudio Fiorelli (consigliere comunale) e Luca Simonetti (referente del gruppo territoriale) a intervenire per conto del Movimento 5 stelle. “La città di Terni – evidenziano in una nota – tenuta in ostaggio per risolvere i problemi interni del partito di Bandecchi. La conferenza stampa del vicesindaco Corridore di questa mattina è l’ennesimo teatrino indegno a cui abbiamo dovuto assistere e che lascerà una ferita profonda in una delle peggiori esperienze amministrative di sempre. Come prima cosa esprimiamo solidarietà alla stampa e in particolare alla giornalista Marta Rosati che durante ha subito un attacco vergognoso per la sola colpa di aver fatto il proprio lavoro. Ancora una volta, gli accoliti di Bandecchi dimostrano di non tollerare le legittime domande della stampa, figuriamoci se sono in grado di gestire il dissenso al loro interno. Solo loro riescono a fare il contrario di quello che dicono mentre lo dicono.

Dopo che Bandecchi a livello nazionale ha umiliato consiglieri comunali, assessori e quadri politici di Alternativa Popolare, lasciando intravedere la loro inadeguatezza e attaccamento alla poltrona come motivo fondante delle sue dimissioni, oggi il vicesindaco Corridore ha annunciato l’iniziativa “salviamo la poltrona” confermando le perplessità del sindaco che si è appena dimesso. Proprio come fecero i suoi vecchi dipendenti della Ternana Calcio quando Bandecchi annunciò di voler cedere la società (salvo poi fare marcia indietro), anche loro sottoscriveranno una lettera per supplicare il sindaco di tornare sui suoi passi.

Speravamo in un sussulto di dignità, ma purtroppo così non è stato. Una scelta che nella migliore delle ipotesi non farà che rimandare un destino già scritto. Queste persone, dopo la triste esperienza bandecchiana, verranno ricordate per essersi piegate ai capricci del capo intento a trasformare Terni nello zimbello d’Italia. Un teatrino che, come abbiamo annunciato, finirà con l’ennesimo cinepanettone in cui il sindaco ritirerà le sue dimissioni irrevocabili, senza che nessuno dei suoi sodali avrà il coraggio di salvare la faccia. E’ solo questione di tempo ma questa esperienza politica è già al capolinea. Come già riportato dalla stampa nazionale, il nuovo duce si estinguerà sul nascere. Confidiamo ci sia ancora tempo per la redenzione di qualcuno con un minimo di spina dorsale”.

(aggiornato alle 15.30)