Subisce una svolta clamorosa il processo a carico dell’ex vicesindaco di Norcia ed ex broker finanziario Adriano Di Stefano, tornato nelle aule del tribunale si Spoleto dopo un paio di rinvii concessi dal giudice Francesco Salerno per il legittimo impedimento del legale difensore dell’imputato, l’avvocato Roberto Migno del foro di Terni. E’ stato proprio quest’ultimo, durante le eccezioni preliminari, a sollevare dubbi circa il regolare svolgimento dell’azione penale nei confronti del suo assistito, eccependo che uno dei reati a lui contestati, la truffa aggravata, prevede una reclusione superiore ai 4 anni e pertanto dovrebbe essere sottoposta ad Udienza Preliminare.
Palla al Gup – Una eccezione a cui anche il Pubblico Ministero Roberta Maio si è associata e che il giudice, dopo circa mezz’ora di camera di consiglio, ha accolto. Gli atti riguardanti Di Stefano saranno quindi rispediti al Pubblico Ministero e passeranno di fronte al Gup prima dell’istruttoria dibattimentale. Ma l’ex broker non è l’unico imputato del processo. Nelle indagini furono infatti coinvolte altre 11 persone, alcuni di coloro che gli avevano affidato i propri risparmi per vederli fruttare e che ora si trovano alla sbarra con l’accusa di ricettazione per aver incassato gli assegni emessi da terze persone che Di Stefano gli girava.
Processi separati – L’istanza dell’avvocato Migno, a cui si sono associate tutte le difese, è stata quella di riunire i procedimenti per farli viaggiare su un unico ‘binario’ nonostante il reato di ricettazione non preveda il passaggio di fronte al Gup. In questo caso però il giudice ha rigettato l’eccezione, disponendo la prosecuzione del processo a carico degli 11 ex clienti di Di Stefano. Per uno di loro, impossibilitato a presenziare all’udienza odierna per motivi di salute (il suo legale difensore ha presentato la relativa certificazione medica), si procederà separatamente a partire dal prossimo 4 febbraio.
Parti civili – Altra questione ancora aperta è quella delle parti civili. Delle 15 che figuravano nella lista iniziale solo 4 hanno deciso di costituirsi, poiché gran parte di loro intende rivalersi esclusivamente su Di Stefano. Tra queste, due hanno rinnovato l’istanza ne nei confronti di tutti gli imputati, altrettante invece nei confronti di uno solo. Tra chi ha confermato l’intenzione di andare avanti figurano due ‘colossi’ della finanza e delle assicurazioni come Banca Unicredit, che lamenta un danno d’immagine, e Allianz, che intende rivalersi nei confronti di uno spoletino che all’epoca dei fatti dirigeva la locale filiale della compagna assicurativa. Il giudice si esprimerà in merito alle parti civili nella prossima udienza.
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(Nella foto Adriano Di Stefano intervistato da Giulio Golia de ‘Le Iene’)