Stafano Bandecchi che lascia il Liberati accigliato appena finita la gara, Pochesci in silenzio stampa ‘autonomo’, in conferenza si presenta dunque il presidente Ranucci. Anzi, Sandro Pochesci due parole vuole dirle, ai tifosi del Perugia.
Nemmeno una parola sull’aspetto tecnico della gara, finita 1-1, ma una ‘doverosa’ reprimenda sul comportamento di alcuni tifosi del Perugia che, in fase pre derby, avrebbero chiamato a casa di un noto tifoso ternano, gravemente malato, offendendo lui e la sua famiglia.
“Ho conosciuto questa persona che è stata e spero sarà nella storia del tifo ternano. Voglio dedicare a lui quello che purtroppo è solo un pareggio. La vittoria noi ce la sentiamo dentro, anche se non passeremo alla storia come quelli che hanno battuto ‘quelli là’ (come definisce il mister in modo pittoresco i giocatori del Perugia, ndr). Si può dire tutto – continua Pochesci – ma quando una persona sta per morire non si possono fare certe esternazioni. Gli ultras hanno un’altra identità, hanno un loro credo, ma non si può prendersela con una persona che lotta per la sopravvivenza. Oltre a non essere venuti a vedere la partita hanno fatto un grande autogol.
Spero che gli esponenti più importanti delle tifoserie organizzate – conclude Pochesci – chiedano scusa, perché è il minimo che possono fare”.