Dopo il “no” di Francesca Di Maolo, Andrea Fora aveva preannunciato qualche ora di riflessione, per chiedere un chiarimento ai partiti che avrebbero dovuto sostenerlo nella candidatura a presidente. A cominciare da quel Pd che aveva deciso ufficialmente di sostenere la sua candidatura civica, prima che il mutato quadro politico nazionale prospettasse un’alleanza con il Movimento 5 stelle.
Poi, domenica sera, quando Vincenzo Bianconi, il “piano B” sul tavolo già da venerdì, ha annunciato di aver accettato di candidarsi per la coalizione civica sostenuta da Pd e Movimento 5 stelle, l’ex presidente di Confcooperative, sulla pagina Facebook, ha commentato laconicamente: “Era da tempo che cercavo una ispirazione interessante per scrivere un libro a tratti autobiografico. Ora finalmente l’ho trovata. Buonanotte a tutti gli amici e anche agli altri. A domani!“.
Tanta la delusione. Resa grottesca da quei manifesti 6×3 che, con “Energia”, inneggiano a Fora presidente, sui muri delle città e sulle vele. E tanta è la rabbia. Al punto da minacciare di andare avanti da solo, con le sue tre liste civiche già messe in piedi. E questo, nonostante le parole di stima di tanti dem, a cominciare dal commissario Walter Verini, che lo ha difeso strenuamente finché ha potuto, dovendosi poi inchinare alla ragion di Stato romana.
Anche Vincenzo Bianconi ha detto di voler coinvolgere Andrea Fora per non disperdere il lavoro fatto in queste settimane.
E allora Fora si prende ancora un po’ di tempo, per riflettere sul suo futuro. Il post di questa mattina assume allora i toni interlocutori: “Sembra che la questione del candidato in Umbria volga al termine. Da parte mia ricevo da ore telefonate e messaggi di persone arrabbiate per come questa storia si è sviluppata e anche più di qualcuno che non è contento di come sia andata a finire. Comprendo lo sconcerto: ci sono molti elementi abbastanza incomprensibili in ciò che è accaduto nelle ultime settimane e in particolare negli ultimi giorni“.
“Per il momento – conclude – mi limito a ringraziare chi, in privato ma anche qui su Facebook, ha speso parole lusinghiere nei miei confronti“.