La storia del delitto di Perugia, della tragica morte della studentessa inglese Meredith Kercher, sbarca sul grande schermo. Non è il primo film, ma questo, cinematograficamente, merita almeno un accenno in più. Si intitola Ballad in Blood, e a volerlo e scriverne il copione è stato Ruggero Deodato, regista dell’horror, autore del cult Cannibal Holocaust e di Vortice Mortale. Dopo 22 anni di assenza dalle sale, il ritorno nelle sale è previsto per oggi, 5 aprile, in anteprima al Lucca Film Festival.
Con il successo di Cannibal Holocaust, e dopo Vortice Mortale, il regista Deodato si era ritirato dal dirigere una macchina da presa. Il suo espediente cinematografico, con il ritrovamento delle macchine da presa al cui interno vi era il girato della morte di quattro avventurieri uccisi in Amazzonia, ha fatto scuola nel cinema. Ma adesso, il caso Kercher sembra diventare, nelle sue parole, la motivazione più importante, tanto da far decidere il regista a tornare sul grande schermo: “ora sono convinto di essere tornato al livello di Cannibal Holocaust”, dichiara a FQMagazine.
Ballad in Blood inscenerà il delitto di Perugia, con attori che ricordano le figure di Meredith, Amanda e Raffaele. I riferimenti sono puramente casuali, ma l’Elizabeth di cui si sente parlare nel trailer ricorda molto la povera Meredith. Nella narrazione di Ballad in Blood, dichiara Deodato sempre a FQMagazine, “ci sono i protagonisti che si svegliano una mattina e si trovano con un cadavere nell’appartamento dove hanno dormito, ma non sanno chi ha ammazzato la persona senza vita lì con loro. Il caso reale mi ha ispirato e so che i giudici non hanno trovato l’assassino. Così l’ho castigato io nella mia testa e con la mia storia”. L’omicidio di Meredith è scelto tra i, purtroppo, tanti omicidi che la cronaca nera italiana riporta. Il film è stato girato tra Roma e Orvieto. Dopo l’anteprima al Lucca Film Festival, il regista attende anche una distribuzione in sala.
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