L'assessore ha risposto all'interrogazione di Mancini (Lega) “Cercheremo risorse per assicurare decoro dell’area, che dovrà però essere compatibile con progettazione di piazza Burri e rispettarne cronoprogramma"
Piazza Garibaldi (futura piazza Burri) torna al centro del Consiglio comunale di Città di Castello, con una interrogazione di Valerio Mancini (Lega), che ha chiesto di conoscere “eventuali e programmati interventi di riqualificazione, i tempi dell’eventuale realizzazione e la disponibilità di finanziamenti anche al di fuori del bilancio comunale“.
“Quello che vediamo oggi non è sicuramente dignitoso per la storia della città”, ha sostenuto in aula il rappresentante di minoranza, segnalando “lo stato di degrado del luogo” e “la necessità di interventi sulla pavimentazione (con materiale diverso dall’attuale asfalto), sul monumento di Giuseppe Garibaldi, che versa in uno stato pietoso, sull’impianto di illuminazione e arredi urbani, incompatibili con il contesto storico in cui si trovano, e sulla manutenzione delle aiuole”.
“Di fronte al bellissimo palazzo Vitelli a Sant’Egidio, che si candida a ospitare eventi di rilievo internazionale, vanno garantiti decoro ma anche sicurezza, quindi ci aspettiamo risposte dall’amministrazione comunale”, ha poi rimarcato Mancini.
Nel riconoscere la necessità di intervenire, l’assessore ai Lavori pubblici Riccardo Carletti ha spiegato che “è necessario verificare con la Fondazione Palazzo Albizzini il cronoprogramma della realizzazione di piazza Burri per poter effettuare un intervento che produca risultati che tutti ci aspettiamo nella parte della piazza di competenza economica del Comune. Sarà necessario pazientare ancora un po’ se i tempi della realizzazione del progetto del maestro Burri saranno brevi, mentre se si dovessero inopinatamente allungare, garantisco fin d’ora che cercheremo le risorse necessarie, anche extrabilancio, per assicurare il decoro dell’area”.
In questo contesto, l’assessore ha ricordato che l’amministrazione comunale aveva già individuato canali di finanziamento per la manutenzione delle aiuole, che non è stato possibile utilizzare perché i giardini di piazza Garibaldi non hanno un “certificato di interesse culturale” come quelli della Pinacoteca e del Cassero.
Nel dirsi “insoddisfatto della risposta“, Mancini ha invitato il Comune a “trovare soluzioni per la manutenzione delle aiuole, coinvolgendo vivaisti e imprenditori locali, che in altre zone della città già assicurano il decoro delle rotatorie, oppure il gestore dell’esercizio pubblico presente nell’area”. “Non si tratta di uno sforzo solo monetario, ma di fantasia”, ha chiarito il capogruppo della Lega, ribadendo “la necessità di arginare il degrado dell’area. Piazza Burri è un progetto molto complicato, ma intanto piazza Garibaldi bisogna metterla a posto e salvaguardarne il decoro. Vediamo se nei prossimi mesi ci proporrete qualcosa”.