“Il filo diretto di Spoleto e del suo territorio è con Roma. In questo senso metto a disposizione tutta la mia esperienza”. Umberto De Augustinis, candidato sindaco di Laboratorio Spoleto, Rinnovamento e di tutto il centrodestra, ha colto l’occasione della visita a Eggi per ribadire la propria visione degli assetti amministrativi e infrastrutturali che dovranno caratterizzare la sua gestione in caso di vittoria alle prossime elezioni amministrative.
Molti i temi toccati dal magistrato, davanti a circa 60 presenti alcuni dei quali hanno interagito con lui su varie tematiche relative alla frazione e non solo. Viabilità, spirito di comunità, capacità attrattiva di Spoleto e dei suoi gioielli, uno dei quali è senza dubbio proprio Eggi, frazione tra le più importanti e meglio conservate del territorio.
De Augustinis ha parlato della possibilità di collegare meglio il borgo con la Flaminia a quattro corsie, realizzando un’uscita all’altezza dello stabilimento Monini ma, soprattutto, della necessità di gettare un ponte solido e duraturo con la capitale, per attrarre benessere e risorse sia dal punto di vista privato (“molti romani devono venire qui e restarci a vivere”) sia, soprattutto, nell’ambito pubblico. “Le risorse necessarie per rilanciare Spoleto – ha detto il candidato sindaco – esistono e sono disponibili. Si trovano nei vari Ministeri: dal Lavoro al Welfare, e non solo in quelli. Intendo andare a prendere queste risorse e metterle sul territorio. Roma è la chiave del rilancio di questa città, che deve diventare il terzo polo dell’Umbria: Roma, e non certo Perugia. Riguardo al tema del lavoro, a Roma mi risulta – ad esempio – che giaccia da tempo la richiesta di proroga della cassa integrazione per i lavoratori della Pozzi, non ancora firmata”.
Per De Augustinis, insomma, in attesa delle prossime elezioni regionali del 2020, è strategico per Spoleto intavolare relazioni solide con le massime istituzioni dello Stato e con Bruxelles. Sotto questo aspetto, i 16 anni di lavoro trascorsi nella Segreteria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che lo hanno visto collaborare con i più differenti governi nazionali (Berlusconi, Prodi, Monti, Letta) sono la migliore garanzia possibile circa l’affidabilità del magistrato e il suo alto senso delle istituzioni.
Non è mancato, infine, chi ha chiesto al candidato come farebbe – in caso di vittoria – a sostenere il duplice impegno di sindaco e di magistrato a Roma. La risposta di De Augustinis ha aperto un intero universo ai presenti: “Mi sono già dimesso da un incarico – ha infatti replicato – e ho ridotto la mia partecipazione alle sedute di consiglio del Centro Studi Americani, di cui sono consigliere. A proposito, Centro Studi Americani vuol dire anche Ambasciata degli Stati Uniti: Spoleto rientrerà nelle attività del Centro, ovviamente insieme al Festival dei Due Mondi”.
(modificato alle ore 15.12)