In attesa dei prossimi sviluppi giudiziari l'imprenditore di San Giustino è stato proclamato dottore in Ingegneria Informatica e ha parlato dei suoi prossimi progetti
E’ un Davide Pecorelli a ruota libera quello che, stamattina (20 luglio), è stato proclamato dottore in Ingegneria informatica e delle automazioni all’Università eCampus di Città Di Castello. Nella stessa sede, dopo aver conseguito la laurea con il voto di 79/110 e indossato la corona d’alloro di ordinanza, ha poi presentato la sua nuova “missione”, annunciando anche altre importanti novità sul suo conto.
L’imprenditore 48enne – che nel 2021 ha finto la sua morte per 9 lunghi mesi rifugiandosi in Albania, poi ritrovato naufrago al largo dell’isola di Montecristo alla ricerca del fantomatico tesoro – dopo la proclamazione del rettore da remoto, ha illustrato le finalità della neonata associazione “Il Conte di Montecristo” (il riferimento non è casuale), ringraziando in primis la compagna “che ha sempre creduto in me”.
L’associazione per imprenditori in difficoltà
“Sarà un sodalizio a sostegno degli imprenditori in difficoltà: non andrà a salvare le aziende, perché ormai quando la pallina sta andando in discesa, ci vorrebbe solo un’intervento di migliaia di euro per tentare il miracolo. La mia associazione non sarà pubblicizzata sui social, non ci sarà nemmeno l’iban come le no profit, ma solo il mio numero e la mail per cercare di salvare l’essere umano: quando le cose vanno male, se l’azienda fallisce, l’operaio in qualche modo si salva ma l’imprenditore viene dimenticato da tutti e questo è un problema mai stato affrontato da nessuno. Tutti parlano di suicidi ma nessuno che risolva. Già da qualche mese abbiamo i nostri primi associati e molti di loro hanno perso mariti, figli e padri, toltisi la vita per la crisi delle loro rispettive aziende”.
“Ero un imprenditore solo, non riuscivo neanche a pagarmi la benzina”
Davide Pecorelli è tornato poi sulla sua storia personale, raccontando chi era prima di partire per l’Albania e scomparire: “Ero un imprenditore solo, sommerso dai debiti, con due bancarotte e non riuscivo nemmeno a pagarmi la benzina. Ancora oggi i miei beni sono tutti sequestrati. Quando è cominciata la mia crisi, con il Covid che ha dato la mazzata finale, avevo 50 dipendenti e quindi 50 famiglie sulle spalle. Quando non sono riuscito a pagarli a fine mese mi sono sentito malissimo, passi da essere l’eroe a quello che se ne frega. Me la prendo col sistema, che anziché aiutarti ti affossa, con le banche che chiudono i rubinetti. Non è giusto che un uomo e un imprenditore debbano perdere così la dignità”.
Pecorelli e la legge, il prossimo atto
Inevitabilmente Davide Pecorelli ha poi parlato della sua situazione nei confronti della legge: il prossimo 24 luglio ci sarà l’udienza preliminare in Albania, dove gli inquirenti gli contestano i reati di truffa, profanazione di tomba, simulazione di reato e attraversamento illegale di frontiera. Lunedì prossimo, al tribunale di Scutari, – ha annunciato – “andremo a presentare un patteggiamento, sperando in una pena equa”.
In questo modo verrebbe meno la misura cautelare e l’Albania potrebbe non dover chiedere più l’estradizione del tifernate, la cui udienza, in caso contrario, sarebbe fissata a novembre davanti alla Corte di Appello di Perugia. “Sono pronto anche a scontare un periodo giusto in Albania per i reati che ho commesso in quel paese – ha aggiunto l’ex imprenditore – Ho già risarcito molte persone ma è giusto che sconti il debito nei confronti dello stato albanese”. L’udienza preliminare del 24 luglio, ha sottolineato, potrebbe però essere rinviata a settembre, perché il giudice dovrebbe trasferirsi in altro distretto e, in quel caso, non gli sarebbe possibile deliberare.
La mini serie tv
Pecorelli, prima di stappare lo spumante e giustamente festeggiare la laurea ha poi annunciato che, prossimamente, verrà girata una mini serie tv sulla sua incredibile avventura, trasmessa da una nota piattaforma streaming. “Non basteranno 10 puntate” ha scherzato. Tra i presenti, questa mattina, c’era anche il regista – già Nastro d’Argento nel 2019 – Marco Pellegrino. Chissà che non sia proprio lui a dirigere questa nuova “avventura”…