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Dal riciclo al packaging ecologico: 3 modi per aiutare l’ambiente anche a casa

Cosa si intende per “aiutare l’ambiente” in modo pratico? Questa domanda potrà sembrare banale ma in realtà è particolarmente complessa. Il punto è che non ci sono trucchi magici o ricette segrete da svelare per fare qualcosa di concreto per l’ambiente perché ciò che serve davvero è un cambio di atteggiamento. Parliamo di atteggiamento come sinonimo di approccio dal momento che sostenibilità ed ecologia, oggi, non sono altro che due risvolti di un cambiamento culturale. Solo partendo da questa consapevolezza è possibile mettere in pratica dei piccoli grandi cambiamenti individuale il cui impatto, tuttavia, può avere una portata potenziale globale. Vediamo quali sono.

  1. Scegliere cosa consumare

Il primo grande cambiamento parte dal rapporto tra domanda e offerta. Ogni giorno consumiamo una grande quantità di prodotti e questo significa che abbiamo ampio margine di scelta. Ecco perché la possibilità di decidere a chi affidarci e a quali aziende dare fiducia può trasformarsi in un atteggiamento ecologico. Come? Possiamo scegliere di comprare prodotti dal packaging eco e selezionare solo brand e marchi che hanno a cuore la salute del pianeta e quella di noi consumatori, per esempio. Si tratta di un’attività molto semplice ma che, come anticipato all’inizio di questo approfondimento, richiede un cambio di cultura in favore di decisioni ad impatto zero sull’ambiente. Un buon modo per farlo, per l’appunto, è quello di scoprire cosa c’è dietro un marchio leggendo le etichette o sostenendo i progetti di tutela ambientale e sensibilizzazione sul grande tema della sostenibilità. 

  1. Consumare meno ma meglio

Siamo da sempre abituati a disporre di qualsiasi bene da consumare. Praticamente siamo circondati da beni di consumo ma, proprio per questo, abbiamo dimenticato il loro valore. Acqua, luce e gas, per esempio, sono risorse essenziali ma sono pur sempre limitate e ne abbiamo scoperto il valore solo quando i prezzi sono aumentati. Spegnere una luce inutilizzata o abbassare di un grado i termosifoni, quindi, non deve essere vissuto come un disagio ma come un vantaggio. Un consumo ridotto e più attento parte dal chiedersi se “ne abbiamo davvero bisogno” ogni volta che ci accingiamo ad utilizzare o consumare qualcosa. Ho davvero bisogno dell’ennesimo paio di pantaloni prodotti in Paesi lontani e tramite sfruttamento delle persone e inquinamento ambientale? Ho davvero bisogno di tutta quella frutta che andrà a male da custodire per giorni e giorni nel frigorifero?

  1. Riusa, ricicla, dona: tutti i modi per dare una nuova vita all’usato

Per molti anni siamo stati abituati alla società del monouso, dell’abbondanza e del consumismo esasperato. Certe comodità, tuttavia, si sono rivelate tossiche per l’ambiente e per la salute pubblica per cui ci siamo trovati obbligati a fare dietro-front rispetto a talune abitudini dannose. Il riciclo è una di queste che, tuttavia, non è da intendersi solamente come la buona pratica di suddividere i rifiuti quando ce ne sbarazziamo. Riciclare, infatti, significa anche optare per soluzioni alternative al secchio della spazzatura come dare nuova vita ad un oggetto malandato tramite il bricolage oppure rivenderlo a chi sarà in grado di “lavorarlo”.

Magari non tutti abbiamo una mano artistica o il tempo per dedicarci a piccoli lavoretti di bricolage ed è per questo che dovrebbero tornare di moda i mercatini dell’usato, posti ideali per dare nuova vita a tutto ciò che non utilizziamo più e che dovremmo evitare di gettare nella spazzatura. Oltre ai mercatini, infine, ci sono sempre tante persone bisognose o interessate a nostri oggetti di cui intendiamo disfarci per cui, prima di aprire il secchione della spazzatura, da oggi in poi, pensiamoci due volte.