E’ stato firmato ieri (21 dicembre), dai 14 Comuni coinvolti, il contratto di servizio per l’affidamento a Sogeco della gestione dei rifiuti in Alta Umbria per 15 anni (fino al 2038), messo a gara dall’Auri.
Dal 1 gennaio 2023 la gestione sarà affidata a Sogeco, società costituita dal raggruppamento temporaneo di impresa formato da Sogepu ed Ecocave (ora Ece) per un appalto da circa 315 milioni di euro.
Con la firma dei contratti apposta davanti al notaio Francesco Ansidei dal direttore dell’Auri Giuseppe Rossi (in rappresentanza del presidente Antonino Ruggiano) dall’amministratore unico di Sogeco ed Ece Antonio Granieri, dall’amministratore unico di Sogepu Cristian Goracci, presente insieme al direttore Ennio Spazzoli, e dai funzionari delegati dai 14 Comuni di Altotevere e Alto Chiascio, si è conclusa la procedura pubblica che, nell’ultima fase, è stata gestita da Auri, dopo essere stata promossa nel 2015 dall’Ati 1 Alta Umbria.
L’iter amministrativo è stato caratterizzato da 7 ricorsi alle autorità giudiziarie competenti, all’esito dei quali è sempre stata ribadita la correttezza della procedura di gara gestita dall’Auri, anche da parte dell’Anac, che ha archiviato tutti gli esposti presentati.
Il servizio pubblico di raccolta, spazzamento, trattamento e smaltimento dei rifiuti sarà gestito dai due soci di Sogeco secondo una ripartizione delle attività conforme a quanto offerto nella procedura di gara: Sogepu opererà nei Comuni di Città di Castello (compresa la gestione di discarica e impianto di trattamento di Belladanza), Citerna, Gualdo Tadino, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga e San Giustino, per una quota complessiva pari al 62,5% dell’appalto, mentre Ece assumerà l’esecuzione delle attività nei Comuni di Costacciaro, Sigillo, Scheggia e Pascelupo, Fossato di Vico, Umbertide, Lisciano Niccone e Gubbio, per una quota complessiva pari al 37,5%.