Non solo un semplice percorso di trekking, ma una iniziativa vasta per avviare una collaborazione tra Orvieto, Bolsena e Civita di Bagnoregio
È un percorso di trekking ad anello lungo 58 km quello che unisce in tre tappe Orvieto, Bolsena e Civita di Bagnoregio e che crea nuovi legami tra l’Orvietano e la Tuscia. Si chiama il cammino di trekking dell’inntrepido Larth ed è stato realizzato, come iniziativa privata, dalle guide escursionistiche Luca Sbarra, Emanuele Rossi e Claudio Lattanzi.
Il primo appuntamento lungo questo percorso ha visto la partecipazione di oltre 50 persone, che hanno percorso un trato in versione ridotta: da Sugano (Orvieto) fino a Bolsena.
Molti i camminatori e gli appassionati orvietani, ma anche nuovi amici provenienti dall’Abruzzo e da Perugia hanno voluto essere presenti nella frazione orvietana per la camminata che ha attraversato il paese fino ad arrivare al belvedere da cui si può ammirare l’imponente profilo del castello di san Quirico. Il percorso si è poi sviluppato nei boschi in una suggestiva atmosfera di inizio autunno fino ad una visita ad un birrificio agricolo nell’altopiano dell’Alfina, che ha offerto ai camminatori un apprezzato aperitivo di benvenuto.
L’escursione è proseguita toccando il territorio di Castelgiorgio nella zona di Casa Perazza, fino a scoprire il panorama mozzafiato del lago di Bolsena. Foto di rito alla fine del percorso di fronte alla chiesetta della Madonna dei Cacciatori, alle spalle della rocca Monaldeschi, un luogo di culto molto antico ed impreziosito da bellissimi e poco conosciuti affreschi. Un pranzo al sacco sulla spiaggia del lago ha suggellato la fine dell’escursione, ma anche l’avvio di un progetto che si pone ambiziosi traguardi.
“Il cammino dell’intrepido Larth – hanno spiegato i promotori – non è solo un semplice percorso di trekking, ma una iniziativa molto vasta che si propone di avviare finalmente una collaborazione tra Orvieto, Bolsena e Civita di Bagnoregio iniziando dal turismo, ma con l’obiettivo di sviluppare politiche di sviluppo in vari settori, in grado di creare nuove opportunità economiche per gli operatori dei tre territori. La nostra è una iniziativa privata solo perchè riteniamo ncessario che al lavoro delle istituzioni si affianchino iniziative imprenditoriali in grado di stimolare nuove idee e nuove occasioni di crescita per una zona vasta in cui la necessità di lavorare insieme per obiettivi comuni non deve essere ostacolata e frenata dall’esistenza dei confini amministrativi”.