Prosegue celermente, nonostante qualche polemica, la campagna di vaccinazione al Cva di San Marco (Gubbio): data la massiccia risposta in termini di adesione e tempi rapidissimi, oggi (giovedì 18 febbraio), con un giorno di anticipo, termineranno infatti le somministrazioni per i nati nel 1940 e nel gennaio del 1941.
“Ho visto da parte dell’intero distretto sanitario, dagli amministrativi agli operatori, grande dedizione, impegno e professionalità – commenta il sindaco di Gubbio Filippo Stirati – a tutti perciò vanno i miei complimenti e la mia gratitudine per quanto stanno facendo”.
Sulle polemiche nate dalle segnalazioni dell’assessore gualdese Paola Gramaccia – che ha documentato la presenza di secchi per raccogliere infiltrazioni di acqua – Stirati ha così risposto: “Non è vero che al Cva di San Marco esistono criticità, né è vero che piove all’interno dello stesso. Quelli che venivano descritti come secchi per le perdite non erano altro che cestini destinati alle carte delle caramelle offerte agli anziani dopo le vaccinazioni, ulteriore segno delle accortezze e della capacità di accoglienza dei nostri operatori sanitari”.
“Non ci sono dunque anomalie di alcun tipo: – aggiunge il sindaco – sono molti i territori che hanno scelto i Cva come punti vaccinali e se la direzione regionale della sanità ne ha individuato uno solo questo non può che essere a Gubbio, per una questione di incidenza numerica. Poi se verrà deciso di destinarne altri ben vengano anche punti vaccinali a Gualdo Tadino. La scelta del Cva di San Marco è stata fatta dopo numerosi sopralluoghi e valutazioni da parte del distretto sanitario, che ha scelto quel luogo perché ritenuto il più valido e il più adeguato”.
E a proposito di “altri punti vaccinali”, in queste ultime 48 ore il sindaco Massimiliano Presciutti ha effettuato svariati sopralluoghi, a partire proprio da San Marco dove “nonostante le normali difficoltà dovute ai primi giorni di attività” ha preso atto “della professionalità di operatori e personale sanitario, congratulandosi con loro per l’efficienza e lo spirito di servizio mostrato nel vaccinare i cittadini”.
Nell’ottica di implementazione dei punti vaccinali nel territorio, in vista dell’avvio della seconda fase delle vaccinazioni, il primo cittadino ha poi accolto a Gualdo Tadino i tecnici della Usl Umbria 1, del distretto e della Regione, al fine di individuare la struttura più adatta da adibire a centro di vaccinazione anti Covid-19.
Dopo aver visionato il Palasport Carlo Angelo Luzi, ritenuto non idoneo per questioni di natura tecnica e logistica, su suggerimento del sindaco è stato valutato molto positivamente l’immobile di proprietà comunale in Piazza Federico II di Svevia (adiacente alla Scuola Media “Franco Storelli”), attuale sede dell’Associazione della Terza Età.
In virtù di ciò, oggi (giovedì 18 febbraio), i tecnici del Comune hanno subito provveduto ad inviare all’Usl tutti i documenti richiesti per poter attivare il prima possibile nel suddetto centro un nuovo punto di vaccinale per la città e i Comuni confinanti. Si resta ora in attesa di comunicazioni in merito da parte dell’Usl Umbria 1. “In ogni caso va rimarcato – ha detto Presciutti – come l’implementazione della campagna vaccinale non potrà prescindere dall’aumento delle dosi di vaccino disponibile e dal rafforzamento del personale sanitario“.