Curi, toppa da un milione a primavera in attesa del progetto per il nuovo stadio. In avvio della stagione di Serie B (che al Curi ha visto disputarsi nella seconda giornata Perugia – Ascoli) l’amministrazione comunale rivendica gli interventi fatti. Su un impianto ormai datato, che richiede continui interventi di manutenzione, oltre al necessario adeguamento normativo.
“Ciò – recita una nota del Comune – nonostante il mai celato e complesso obiettivo di modernizzazione e sistemazione definitiva dello Stadio Renato Curi”.
Intanto, però, si gioca in questo stadio. Ormai in più punti fatiscenti, come hanno evidenziato non solo i tifosi del Grifo, ma anche i supporters dell’Ascoli, al di là della tragedia costata la vita al tifoso bianconero stroncato da un infarto quando era in Curva Sud.
“A partire dal settembre del 2019 – ricorda l’Amministrazione comunale – la Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo ha richiesto l’esecuzione di indagini e prove strumentali da eseguire sulle strutture dello stadio, ed in particolare sui gradoni in calcestruzzo, in ragione del loro stato di conservazione, e quindi, in successione, la verifica di vulnerabilità sismica dell’impianto sportivo, attesa la sua potenziale capienza in termini di spettatori. La Giunta comunale ha subito deliberato lo stanziamento delle risorse necessarie all’esecuzione delle verifiche e delle indagini richieste (circa 80 mila euro ), che sono state eseguite tra il mese di ottobre 2019 e il mese di luglio 2020”.
Nel settembre 2020 la Commissione provinciale di vigilanza ha valutato gli esiti delle analisi condotte da cui è emerso che “le strutture in acciaio dello stadio avrebbero dovuto essere adeguate entro un tempo massimo di ventiquattro mesi, mentre la copertura della Tribuna Ovest avrebbe dovuto essere sostituita in massimo dodici mesi”.
Per queste ragioni, per lo più dovute alla storicità dei materiali, la Commissione ha imposto una riduzione del sovraccarico del 50%, per cui la capienza dei vari settori è stata dimezzata, con la contestuale prescrizione di una uniforme distribuzione sugli spalti. La capienza dello Stadio Curi è stata così portata a circa 11 mila spettatori, su cui è stata rilasciata all’AC Perugia Calcio apposita licenza d’esercizio per il campionato 2020-2021.
“Tale capienza – evidenzia il Comune – non è stata mai raggiunta, essendo peraltro intervenute anche le norme anti-covid che hanno di fatto escluso la presenza del pubblico”.
Tra la fine del 2020 e la prima parte del 2021 l’Amministrazione comunale ha realizzato la prima fase di interventi di adeguamento, con un investimento di circa 140 mila euro, che hanno interessato la copertura della Tribuna Ovest.
Nel corso dell’estate 2021, in vista dell’inizio del nuovo campionato di serie B, il Comune di Perugia ha dato il via alla realizzazione di ulteriori interventi di adeguamento normativo, per un importo di circa 160 mila euro, sotto la supervisione della Questura e della medesima Commissione di vigilanza. Questi interventi miravano all’incremento della sicurezza della struttura ed hanno interessato sia le aree esterne dello stadio, sia alcuni ambiti interni.
In conseguenza dell’evoluzione della normativa anti-Covid per l’apertura degli impianti sportivi al pubblico in situazione di emergenza sanitaria, la Commissione di vigilanza ha autorizzato l’A.C. Perugia a prevedere una presenza di pubblico pari a circa 5 mila spettatori, mantenendo il vincolo del distanziamento e dell’uniforme distribuzione sugli spalti.
Sempre sotto la supervisione della Commissione di vigilanza, l’Amministrazione Comunale sta predisponendo un programma degli ulteriori interventi di adeguamento e miglioramento strutturale, che presumibilmente saranno realizzati nel primavera/estate 2022, con un investimento complessivo di circa un milione di euro. Ciò anche al fine di garantire l’utilizzo dell’impianto durante la stagione in corso.