E’ in programma dal 3 al 6 luglio a Perugia un laboratorio che sta ospitando e ospiterà eccellence nel campo dell’educazione. Il progetto rientra nel percorso di cadidatura di “Perugia, con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria”, a Capitale Europea della Cultura per il 2019. Un laboratorio a tempo pieno, dunque, che vuole definire le azioni di una “scuola speciale” denominata Rinasci.mente da svilupparsi a partire dal 2015. Accanto alla Fondazione Perugiassisi 2019, anche l’Adisu, la Fondazione Brunello Cucinelli e la Fondazione Amiotti, lombarda, sono impegnate a vario titolo a sostenere il progetto.
Al tavolo erano dunque presenti Brunello Cucinelli, il Professor Maurizio Oliviero e l’assessore regionale Carla Casciari: nelle loro parole, non si può parlare di diritto allo studio se quest’ultimo non è inteso come pubblico, così come non si può parlare di un mestiere selo si intende come svilente dell’animo umano. Proprio l’anima dovrebbe essere al centro di una nuova concezione di imprenditorialità: il “modello Cucinelli” in Umbria fa da apripista anche in questo senso, in particolare quando ha parlato del suo percorso cominciato tanto tempo fa, con umiltà, ma con un grande sogno in mente. Da lì a citare grandi pensatori come Eraclito, Rousseau, Voltaire o finanche Marco Aurelio il passo e breve, e colora, con forti pennellate, un quadro variopinto e visionario.
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Perugia diventa così capofila di una nuova generazione di esperienze educative innovative, inclusivee fortemente partecipative. Il primo passo farà sì che siano gli stessi insegnanti a essere formati per una “nuova” scuola, dove l’alunno è anche discepolo, è anche una parte di una grande puzzle, da dover curare con attenzione, non solo educando, ma rendondolo partecipe della gioia derivante dagli insegnamenti che può ricevere. Una sorta di percorso emozionale in cui la fase zero coinvolgerà ogni anno insegnanti e bambini ad alto potenziale con situazioni personali, familiari e sociali svantaggiate di età compresa tra 8 e 12 anni provenienti da scuole italiane ed europee.
E’ in questo quadro complesso che si sono inserite, questa mattina durante la conferenza di presentazione del progetto, svoltasi nella splendida cornice della sede dell’Adisu, prima convento, le importanti testimonianze da parte di insegnanti e direttori scolastici provenienti da ogni luogo d’Italia, ma anche da zone difficile come gli istituti di Scampia. Una zona appunto nota per fatti di cronaca poco facili da far digerire a un giovane, o peggio a un bambino, che voglia sperare per la propria un percorso nobile, fatto di apprendimento e di lavoro.
La formazione nel progetto si articolerà su percorsi interdisciplinari con iniziative didattiche e ricreative supportate da metodologie altamente innovative e monitorate tramite l’asservazione delle dinamiche di gruppo. Proprio perchè la scuola ha come obiettivo, tra gli altri, quello di porre enfasi alla creazione di competenze e esperienze per i “nuovi” e “vecchi” mestieri sviluppando i 4 life skills fondamentali: creative thinking, critical thinking, collaboration e communication.
Laboratori musicali, teatrali ed artistici, attività circensi, robotica, giochi matematici e scientifici, laboratori di informatica, utilizzo di stampanti 3D, realizzazione di orti e attività in fattorie didattiche, laboratori di scrittura creativa, gemellaggi con scuole straniere, sport di squadra, attività all’aria aperta, implementazione di dinamiche di insegnamento peer-to-peer e azioni di mentoring, didattica laboratoriale, project management, acquisizione di competenze ed esperienze legate alla manualità. Queste solo alcune delle attività e delle dinamiche educative che il modello di Scuola Rinasci.mente vorrebbe adottare.
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