Jacopo Brugalossi
Lunedì un incontro a Roma tra vertici sindacali nazionali e proprietà dell’azienda. Martedì il vertice in regione convocato dall’assessore allo sviluppo economico Vincenzo Riommi. Se dopo questi tavoli di confronto non emergeranno soluzioni concrete ed attuabili in tempi rapidi, dal giorno successivo sarà sciopero.
Morìa di galline? – Le nubi addensatesi sopra l’azienda Novelli non accennano a diradarsi. Anzi, si fanno sempre più minacciose. La bozza di concordato preventivo presentata dall’azienda e i due mesi di tempo che il Gruppo avrà a disposizione per procedere col piano di ristrutturazione del debito non lasciano per nulla tranquilli i lavoratori e i loro rappresentanti, che oltre all’aspetto occupazionale mettono sulla bilancia anche quello delicatissimo della salute delle galline, la cui stessa sopravvivenza sarebbe a rischio a causa della carenza di mangime, problema per cui i sindacati starebbero valutando l’opportunità di inoltrare un esposto alla Procura della Repubblica e all’Enpa.
A rischio 700 posti di lavoro – “Non possiamo aspettare altro tempo – sottolinea al telefono con Tuttoggi.info Loreto Fioretti della Fai-Cisl – la proprietà deve iniziare a giocare a carte scoperte facendo chiarezza sulle sue reali intenzioni”. In ballo c’è il futuro di 700 lavoratori in tutta la Regione Umbria (180 a Spoleto), molti dei quali monoreddito o avventizi che non hanno la possibilità di usufruire degli ammortizzatori sociali e che da mesi non si vedono pagato lo stipendio per intero.
Serve l’aiuto di tutti – C’è da fare i conti con il credito bancario, ancora bloccato, e con le istituzioni regionali, che hanno deciso di convocare un incontro solo dopo l’ultimo, accorato appello (leggi qui) delle OO.SS nazionali. Tuttavia, non è alla Regione che spetta il compito di rilanciare il Gruppo Novelli. “Attivandosi con Sviluppumbria e Gepafin la Regione può assurgere al ruolo di garante della situazione – afferma Fioretti – ma solo dopo il reperimento di solide basi finanziarie e un nuovo piano industriale. Ecco perché – conclude il sindacalista – è tempo che la proprietà si sieda intorno ad un tavolo con la volontà di collaborare, magari ascoltando le proposte di altri soggetti imprenditoriali disponibili a mettersi in gioco” (qualcuno avrebbe già avanzato la propria candidatura).
Presidio in Comune – Intanto, è di poche ore fa la notizia che i rappresentanti territoriali di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil incontreranno domani alle 12 il sindaco di Spoleto Daniele Benedetti. Gli stessi sindacati hanno annunciato che una delegazione di lavoratori attuerà un presidio di fronte al Municipio, che presumibilmente durerà fino alle 13.30. Per quanto riguarda lo sciopero di mercoledì, invece, non è escluso che la protesta assuma dei connotati clamorosi.
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