“La crisi dell'I.M.S. deve arrivare ad una soluzione, la proprietà deve fornire indicazioni chiare sulle proprie intenzioni”. A tornare sulla vicenda dell'industria spoletina è il Sindaco Daniele Benedetti, preoccupato per il perdurare di una condizione di incertezza su cui i vertici dell'azienda continuano a non fornire dati e prospettive chiare. “L'amministrazione comunale, insieme alla Regione Umbria, sta seguendo costantemente tutta la vicenda e sta facendo tutti gli sforzi possibili per cercare di trovare, insieme all'azienda, il modo migliore per agevolare il problema della situazione debitoria che continua ad essere molto preoccupante”.
“Ad oggi però dobbiamo constatare che, mentre i lavoratori dell'I.M.S. continuano ad essere in cassa integrazione, costretti ad affrontare questo periodo di crisi economica gravati da un'incertezza occupazionale non più sostenibile, dai vertici dell'azienda non è ancora pervenuta nessuna risposta. Non è possibile – ha aggiunto il Sindaco Benedetti – ritardare ulteriormente la presentazione del piano industriale perché questo è l'unico elemento che può dare concretezza alle tante parole spese e alle mille rassicurazioni ricevute in questi ultimi mesi”.
“Siamo perfettamente coscienti della grave crisi economica che sta vivendo il sistema produttivo della nostra regione, ma non è più accettabile il persistere di questa situazione. La proprietà deve avere il coraggio di assumere decisioni che siano in grado di garantire il futuro dello stabilimento spoletino e deve farlo interfacciandosi con le Istituzioni e non, come avvenuto non più tardi di un mese fa in occasione dell'audizione in Provincia, disertando gli incontri ed evitando di fornire informazioni precise sulle prospettive dell'I.M.S.”.
“Noi continueremo ad essere al fianco dei lavoratori, convinti di poter giungere ad una soluzione positiva che garantisca un futuro occupazionale all'interno dell'azienda. Ma allo stesso tempo affronteremo con decisione, insieme alle rappresentanze sindacali, tutti i prossimi passaggi affinché i vertici dell'azienda possano mettere tutti nella condizione di affrontare i prossimi passaggi su basi più chiare e sicure”.