di Wolfgang Bernelli (*)
In un momento di così grave crisi economica generalizzata, dove molte aziende, industrie, fabbriche sono sull’orlo del collasso è più che mai necessario giungere ad un impegno bilaterale per risolvere la vera piaga occupazionale di molte persone. Con particolare riferimento al caso delle Industrie Metallurgiche e fonderie della ex Pozzi, in cui da diverso tempo tra i lavoratori dipendenti si respira un mix di preoccupazioni per ciò che concerne il futuro dell’industria stessa. Primo tra tutti nelle ansie degli operai è il ritardo negli stipendi, addirittura da quanto è dato sapere si contesta la mancata retribuzione relativa al mese di agosto. Su queste simili situazioni non si può rimanere ad osservare, così come non ci si può limitare a fare semplici passerelle politiche e/o sindacali motivando così in un grido d’allarme alle istituzioni la paventata chiusura. Bisogna intervenire da subito, se non addirittura per alcuni versi si sia già fin troppo perso del tempo, si deve capire da parte della proprietà quali siano le vere intenzioni, se c’è l’aspirazione di un rilancio dell’industria attraverso un nuovo modello di sviluppo che consenta una reale sopravvivenza all’azienda da qui al prossimo futuro. Inoltre di fondamentale importanza in questo delicato momento, è capire realmente quali siano i rapporti, le intenzioni e gli accordi tra proprietà e dirigenza; forse è da qui che si deve iniziare per proseguire un costruttivo cammino di rilancio. Le istituzioni, intese come parte politica locale, regionale e nazionale faranno certamente la loro parte in un minuzioso lavoro di salvataggio, così come sarà fondamentale l’impegno dei sindacati nel trovare una intesa con l’azienda. Come Consigliere comunale mi sono in più occasioni intrattenuto a lungo con molti dei lavoratori dipendenti, raccogliendo le loro preoccupazioni, le loro ansie, le loro difficoltà a varcare la soglia del mese nel mantenere le loro famiglie, così come fare fronte a mutui aperti senza poter contare sullo stipendio. A queste istanze ho risposto dando loro la mia piena solidarietà e rassicurandoli che non verrà meno il mio attivo impegno in ogni sede istituzionale per portare sui rispettivi tavoli di lavoro, questa grave problematica che minaccia l’occupazione di 330 lavoratori di una delle più importanti e prestigiose industrie dello spoletino. Nei prossimi giorni riceverò una delegazione di lavoratori per fare insieme agli stessi il punto della situazione.
(*) Consigliere Comunale del PdL – Spoleto