Si autodefiniscono ‘dissidenti irresponsabili’ e tornano a farsi sentire, ufficialmente, con una lettera pubblica inviata anche al sindaco Nando Mismetti: il documento viene firmato congiuntamente da Lorenzo Schiarea capogruppo della lista civica Movimento per Foligno; Moreno Finamonti consigliere comunale del Partito Democratico e Roberto Ciancaleoni capogruppo dei Socialisti Riformisti.
Di seguito, la lettera integrale che i tre hanno sottoscritto, dopo aver disertato le recenti riunioni di maggioranza.
Nel passaggio di metà mandato amministrativo, come più volte richiesto, si ritiene improcrastinabile una verifica politico-programmatica al fine di rilanciare una attività amministrativa che ha perso slancio, ristabilendo anche la necessaria corrispondenza tra maggioranza e Giunta.
Entro la fine del mandato amministrativo è necessario definire la questione dell’area dell’ex zuccherificio la cui soluzione inevitabilmente determina un importante impatto non solo sulle attività commerciali esistenti ma sul ruolo e sul futuro del centro storico della città.
E’ da rivedere il progetto già esistente per quel comparto e soprattutto da ripensare al ruolo del comune che deve riacquisire una sua necessaria centralità.
La questione del commercio e particolarmente di quello del centro storico e la sua integrazione nella vita sociale della città non può evidentemente prescindere dall’uso e dalle modalità di recupero di quell’area strategica, evitando voli pindarici ma obbligando ad una progettualità realistica ed utile per la città stessa. E questo nel tempo di una grave crisi del comparto edile inciderà in modo determinante anche nel progetto di recupero.
Da tempo si sottolinea l’indifferibile necessità di aprire un confronto tutto cittadino, rivolto alle associazioni del settore, alle organizzazioni sindacali e di categoria che riguardi il futuro del nostro ospedale.
In questi ultimi anni abbiamo perso, senza che si siano registrate proteste o richieste di chiarimento la sede della Asl e si avanza l’ipotesi di un ospedale integrato tra Foligno e Spoleto non definendo però in alcun modo i termini della questione che pure rimangono in modo preoccupante non chiari e di difficile applicabilità. Non si affronta, come pure doveroso per la nostra municipalità, la questione della sostituzione delle tante apicalità mediche pensionande, evidentemente non coscienti che il futuro del nostro ospedale passerà soprattutto da lì, da nuove professionalità capaci di mantenere alte le nostre eccellenze sanitarie da sempre presenti nel nostro nosocomio.
La questione delle partecipate va affrontata con decisione e radicalità.
Convinti che in un tempo di grave crisi anche occupazionale, l’amministrazione comunale non può agire come un semplice imprenditore privato e tuttavia una razionalità amministrativa, la prevalenza della produzione di bilanci compatibili e la coerenza delle mission delle stesse partecipate con gli obiettivi della amministrazione comunale, vanno comunque perseguiti.
L’amministrazione comunale deve affrontare una forte semplificazione delle partecipate, favorendo accorpamenti e dismissioni di quelle non strategiche e risanamento di quelle in difficoltà. In questa ottica sarà necessario aprire un confronto sull’Afam e sulla possibilità di privatizzazione o affidamento di gestione anche per favorire utili risorse per nuovi e necessari investimenti.
La programmazione dei fondi europei deve essere sottratta ad una gestione arruffata e confusa e ricondotta ad una unica responsabilità politica. Questo comparto nel tempo di gravi ristrettezze finanziarie e della contrazione dei flussi finanziari provenienti dal governo nazionale, già sta acquisendo una valenza strategica per permettere a Foligno di tenere il passo e se possibile sopravanzare le altre città della regione.
Alla vigilia della apertura della super strada ss 77 sarà fondamentale sostenere e stimolare la definizione del raddoppio ferroviario della Orte-Falconara e la trasformazione della Foligno-Perugia-Terontola in vera metropolitana di superficie.
Solo così salveremo e rilanceremo la centralità viaria e nodale di Foligno e a questi fini dovrà essere concentrata anche la ricerca di fondi europei suppletivi. Questo impegno strategico richiederà una precisa cabina di regia politica e non più una generica gestione.
Queste sono le urgenze per la città che richiedono una rinnovata disponibilità e progettualità rispetto alle quali noi siamo pronti, in attesa di trovare una corrispondenza del Sindaco, che, a nostro avviso, dovrà da parte sua, assumere l’impegno contestuale di rendere più corrispondente e omogeneo il governo della città che di fronte ad appuntamenti tanto importanti e perfino epocali, non potrà non essere rinnovata sintesi di tutte le forze politiche e sociali che sostengono l’amministrazione.