Categorie: Città di Castello Politica

Crisi di giunta a Gubbio: le decisioni del Pd. In consiglio si vota per la nuova farmacia

Subito al lavoro il nuovo direttivo del Pd eugubino, dopo le dimissioni di Mirko Casagrande: Virna Veneruvvi, Lorenzo Scavizzi e Giuliano Cambiotti hanno immediatamente tracciato le nuove linee politiche. Per loro la necessità è quella di “cambiare il metodo e le modalità sin qui applicate, sia all’interno del partito che con la coalizione. L’ambizione non tanto velata, è quella di riportare il partito democratico e la sua classe dirigente in primo piano negli scenari politici locali e regionali e contribuire al miglior governo per la città”. Sono previsti una serie di incontri durante tutta la settimana, utili a sbrogliare anche l'intricata matassa che da mesi avvolge l'amministrazione Guerrini, spesso in crisi laddove la maggioranza fatica a raggiungere il numero legale o il peso giusto a fronte di una minoranza sempre più incalzante.

La nuova farmacia – Nel frattempo l'amministrazione comunale ha votato durante la consueta seduta settimanale per la nuova farmacia, che verrà, come deciso, costituita a Cipolleto – Ponte d'Assi. Per la questione era stata costituita una specifica commissione, presiduta da Michele Sarli. Ad essere favorevoli i consiglieri Renzo Menichetti, lo stesso Sarli e Stefano Ceccarelli, mentre si sono astenuti Claudio Ruspi, Luigi Girlanda e Nicola Aloia. Nessuno dei presenti si è espresso contrariamente alla delibera. Immediato il commento di Guerrini: “Mi rimetto al volere del consiglio comunale e della prima commissione. Ma ci tengo a spiegare che le piante organiche rimarranno e che l’individuazione della nuova sede della farmacia non può essere messa in relazione e dipendere dalle richieste di trasferimento presentate dai proprietari delle farmacie private, perché questo sarebbe vergognoso e inaccettabile. Il sindaco – ha proseguito Guerrini – nel pieno rispetto della legge fa appello alla commissione consiliare di tenere in considerazione le sentenze del Consiglio di Stato in materia. Sindaco, consiglio comunale e giunta, possono invece intervenire, emendando la delibera di giunta, per tentare di mantenere alcuni servizi fondamentali nel centro storico di Gubbio, partendo proprio da un’approfondita analisi del Piano dei servizi”. (Ale. Chi.)

Articoli correlati: Gubbio, sospeso il consiglio comunale. L'assise si ferma: manca il numero legale

Gubbio: bocciata in Consiglio la proposta sulla nuova farmacia. Battuta la maggioranza

Riproduzione riservata