"Crisi della giustizia" / Proposta: dalla Provincia quei 40 mancanti - Tuttoggi.info

“Crisi della giustizia” / Proposta: dalla Provincia quei 40 mancanti

Sara Minciaroni

“Crisi della giustizia” / Proposta: dalla Provincia quei 40 mancanti

Alla Sala dei Notari di Perugia l'affollata assemblea / Prossima settimana giudici "precari" incrociano le braccia
Dom, 19/10/2014 - 10:49

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La giustizia è in “crisi”. Cancellerie intasate a Perugia, soprattutto quella del dibattimento del tribunale penale e quella delle esecuzioni immobiliari. Su queste pesano i 5000 fascicoli “scaricati” dalle sezioni distaccate ormai chiuse e il personale che non riesce a tenere il passo. Questi due elementi cardine emersi ieri durante l’affollatissima assemblea pubblica organizzata dall’Ordine degli avvocati di Perugia alla Sala dei Notari.

Il sospiro, la Corte d’appello non chiude più. Per fortuna almeno il rischio della chiusura della Corte d’appello di Perugia è stato recentemente accantonato. Ma, quasi a volerlo scongiurare definitivamente il ruolo strategico della Corte perugina è stato rimarcato a più riprese sia da Wladimiro De Nunzio presidente della Corte d’appello che da Carlo Orlando presidente dell’ordine degli avvocati. Insomma questa chiusura “non s’ha da fare”, ma questo non risolve i problemi.

Carenza di personale. Il personale è carente, “Non mi sento imputato e non mi affido alla clemenza della corte. L’organico è scoperto al 50 per cento rispetto al previsto” – spiega il presidente del tribunale Antonio Criscuolo – dovrebbero esserci 124 unità e ce ne sono solo 72. Gli avvocati invece a quota 2500 o quasi, chiedono una migliore organizzazione “esiste il problema del processo penale – spiega l’avvocato Francesco Falcinelli rappresentante della camera penale – e spesso la soluzione è mortificante: si arriva a metà del dibattimento quando ormai è maturato il termine della prescrizione e quindi non si arriva al termine del processo con sentenza di assoluzione o colpevolezza”.

Personale dalla Provincia? Why not?! E allora, come spiegato da Criscuolo ci vorrebbero almeno 40 persone in più al lavoro ogni giorno ed è proprio il presidente del Tribunale a lanciare una proposta: “Perché non attingere, nel rispetto dello status e delle garanzie dei dipendenti al personale della Provincia?”. Del resto l’Ente di Piazza Italia che potrebbe presto essere cancellato dalla Costituzione e ormai sulla via del declassamento a secondo livello (salvo ripensamenti), di personale ne ha da “vendere”, pardon da trasferire. Del resto grazie ad una convenzione del 2012 già il corpo di polizia provinciale ha istituito un presidio al Tribunale di Perugia. Tra l’altro la convenzione da poco rinnovata durerà almeno fino al 2016.

Non solo critiche. E l’impegno e la volontà di migliorare, collaborare, fare proposte era proprio lo spirito di questo evento. Perché come spiegato dal giudice Paola De Lisio: “I mal di pancia non si curano nei corridoi, quindi ben vengano occasioni come questa. Abbiamo a cuore i cittadini e la giustizia e negli ultimi anni il Civile di Perugia riesce a smaltire più pratiche di quelle che entrano. Il numero dei provvedimenti (sentenze depositate) è il quadruplo di quelli che venivano depositati 5 anni fa. Con orgoglio voglio rivendicare diversi passi in avanti”. Insomma come a dire, non tutto è negativo nel tribunale civile.

E i giudici “precari” incrociano le braccia. Giudici onorari di tribunale (Got) e i Vice procuratore onorari (Vpo), ogni giorno consentono al meccanismo della giustizia italiano di non incepparsi. Grazie alla presenza di questi magistrati, sia nel penale che nel civile, ogni giorno, nei tribunali di tutta Italia vengono celebrati centinaia di processi. Procedimenti che, senza il loro supporto, vista la mole di lavoro, i magistrati “di ruolo” non riuscirebbero a celebrare. Ma anche queste figure devono fare i conti con il precariato. Vpo e Got infatti vengono ancora pagati a cottimo: 98 euro lordi ad udienza (pur presenziando a ben più di un processo processo nello stesso giorno), ma soprattutto non hanno alcun tipo di indennità, maternità, malattia, ferie o altra garanzia e la loro posizione viene prorogata di anno in anno. Una situazione che ha portato i magistrati onorari italiani a indire un’astensione collettiva dalle udienze civili e penali. Lo sciopero, proclamato dalle associazioni di categoria, sarà messo in atto dal 20 al 24 ottobre. La Procura di Perugia si è già dichiarata solidale e i magistrati e conferirà le deleghe agli onorari per la prossima settimana facendo si che questi possano astenersi.

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