Nelle comunicazioni al recente consiglio comunale, il sindaco Stefania Proietti ha parlato della diffusione del coronavirus (Covid-19) definendola un’emergenza nazionale che su Assisi più di altre città della regione rischia di far sentire gli effetti pesantissimi a livello economico e sociale.
Il sindaco ha informato l’assemblea di aver tenuto un incontro con le associazioni di categoria del turismo ricordando che “la sola Assisi incide per il 25 per cento sul dato umbro in termini di presenze e di aver appreso che la situazione è già grave perché, allo stato attuale, c’è l’azzeramento completo delle prenotazioni in tutto il comparto. Le aziende sono a rischio, duemila lavoratori sono interessati dalla crisi, le ripercussioni sulla città saranno negativissime”.
“Abbiamo il dovere di fare qualcosa tutti insieme – ha detto il sindaco rivolgendo un appello anche alla minoranza –, per elaborare una serie di proposte concrete, come il ricorrere al fondo di garanzia AssisiImpresa, ma anche pensare a una moratoria fiscale. Il Tavolo di sostegno si confronterà con le istituzioni regionali e nazionali, invito tutti i consiglieri alla prossima seduta perché, in una situazione di emergenza come questa, dobbiamo essere forti e uniti come è accaduto in altre occasioni in cui si trattava di riaffermare valori fondamentali. Tutti insieme, oltre a individuare misure locali per aiutare le imprese e sollecitare il governo a interventi generali, dobbiamo far sapere che Assisi non si ferma, Assisi non è chiusa”.
Al dibattito si sono succeduti i capigruppo sia di maggioranza che di minoranza e tutti, da Giorgio Bartolini (Lista Bartolini sindaco) a Moreno Fortini (Fratelli d’Italia), da Antonio Lunghi (Uniti per Assisi) a Fabrizio Leggio (Movimento 5 stelle), sia pure con sfumature e proposte diverse, si sono dichiarati disponibili a lavorare insieme per il bene di Assisi.