Crisi ASe, il Sindacato proclama lo stato di agitazione e punta l’indice contro la Giunta Sisti e lo stesso Amministratore della municipalizzata per il mancato rispetto degli impegni presi in tema di livelli occupazionali e connessi servizi.
La nota di Filctem Cgil, Femca Cisl, Fisascat, Filcams e Uiltec arriva nel tardo pomeriggio di oggi, alla vigilia cioè del Controllo analogo convocato per domani mercoledì 22 novembre e all’indomani della assemblea che le sigle sindacali hanno avuto con il personale della azienda. Ecco il testo del comunicato
“Basta promesse è l’ora della verità. Come da verbale del 28 settembre scorso, con il Sindaco e A.U. di ASe Paolucci” scrivono i sindacalisti “gli stessi si erano impegnati all’uscita del bando per le assunzioni entro il mese di ottobre 2023 unitamente alla presentazione del piano industriale (chiesto e sollecitato nei vari incontro dalle OOSS) per il triennio successivo entro dicembre 2023. Il 31 ottobre scorso riceviamo una mail di Paolucci con cui veniamo informati che l’uscita del bando è rinviata a data non definita in quanto ci sono diversi passaggi e verifiche che devono essere fatte per stabilire quali servizi e relativo ammontare devono essere affidati ad ASe per prossimi 5 anni. A questo punto le OOSS avanzano richiesta di incontro al Comitati del controllo analogo, alla Conferenza dei capigruppo consigliare e allo stesso Paolucci per capire lo stati di salute economico-finanziaria di ASe, il suo futuro, a cui è legato il futuro di più di 40 famiglie tra lavoratori a tempo indeterminato e precari. Silenzio totale. Sollecitato Paolucci, ci invia una comunicazione che in data 22 novembre (domani per chi legge, n.d.r.) ci sarà il Controllo analogo dove verranno definiti i servizi concessi ad ASe e l’uscita del bando di concorso, i rassicura sull’applicazione di norme e dispositivo in merito alla salute e sicurezza del personale ma sullo stato economico-finanziario….silenzio assoluto”.
Crisi ASe, stato di agitazione
“Ora diciamo Basta a falsi impegni, non si gioca sul futuro di 40 famiglie e proclamiamo lo stato di agitazione di tutto il personale a cui seguiranno le azioni sindacali concordate finalizzate a conoscere la verità sul futuro dell’azienda” concludono i sindacati.
Fin qui la nota stampa dei sindacati, anche se a tener banco è anche una missiva che in modo irrituale l’Amministratore ha mandato alla Rsa perchè ne desse notizia alle OOSS. Documento che non è stato ritenuto ricevibile dai sindacalisti che ne hanno comunque dato lettura ai lavoratori e dal quale trapelerebbe, questo quanto può al momento anticipare Tuttoggi, un disavanzo di ca. 70mila euro alla data odierna.
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